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U21, chi è Francesco Pio Esposito: il Lewandowski scuola Inter che sogna la 9 dell'Italia maggiore

Gol e tanta fame, così Francesco Pio Esposito si è preso l'Italia U21 sulle spalle: l'Inter, lo Spezia e una famiglia che ha un rapporto speciale con il mondo del calcio

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Antonio Salomone

Antonio Salomone

Giornalista

Giornalista pubblicista. Lo affascinano, da sempre, le categorie minori e i talenti in erba. Ha fiuto per la notizia e per gli emergenti. Calcio, basket, motori: ci pensa lui

In Italia viviamo con un rebus con riusciamo a risolvere da anni: il dilemma del numero 9, altro che cubo di Rubik. La macchina del talento azzurra ha smesso di produrre bomber per diversi anni, causando un buco alla Nazionale che ancora sta pagando. Ma si incomincia ad intravedere un po’ di luce e proviene da Milano: Camarda è il bagliore più grande, ma qualche raggio risplende anche dai piedi di Francesco Pio Esposito, il più piccolo in una famiglia di calciatori.

Esposito, poker e notte da sogno con l’Italia

La carenza del gol è un tema al centro dei dibattiti quotidiani in Italia e Francesco Pio Esposito ne ha appena segnati quattro contro il San Marino. Certo, l’avversario non era dei peggiori, anche se nelle ultime ore la nazionale maggiore ha vissuto una serata memorabile con il ritorno alla vittoria. E i gol della punta classe 2005 dello Spezia, in prestito dall’Inter, potevano essere anche cinque: “Autogol Matteoni? Vorrei rivederlo, sono sicuro di aver toccato il pallone. Ma a prescindere sono molto contento. Dare continuità è la cosa più importante, abbiamo fatto bene ma bisogna continuare così altrimenti non serve a nulla. Sono molto carico, guardiamo già alla prossima partita. Tra primo e secondo tempo il mister ha detto a noi attaccanti di muoverci di più perché eravamo troppo fermi, il consiglio ha dato i suoi frutti” – ha detto a Rai Sport. Gli azzurrini restano così al comando della classifica, con 18 punti e zero sconfitte, nel girone di qualificazione al prossimo europeo di categoria.

Esposito, il baby talento scuola Inter

All’Inter ancora non ha avuto la possibilità di emergere nella prima squadra e con gente come Lautaro, Thuram e Taremi è anche comprensibile. I nerazzurri però hanno notato il suo talento e non hanno deciso di disperderlo. Dopo una stagione da 38 presenze e 3 gol in Serie B, dalle parti di Milano hanno optato per un altro prestito allo Spezia per completare il percorso di crescita. Nello scorso campionato ha mostrato picchi di talento, ma anche alcuni punti su cui lavorare, a partire dalla fase realizzativa. In Primavera ha dimostrato di sapere come si fa e ora tocca a D’Angelo esaltarne le caratteristiche. Nelle voci di corridoio è emerso sempre il paragone con Lewandowski, tanto fisico e molta tecnica. Forse eccessivo? Sicuramente. Ma anche un modo per spronarlo. con le dovuto proporzioni per evitare l’effetto pressione.

La serata da incubo degli Esposito

Gli Esposito sono nati con il pallone: figli di Agostino, anche lui ex calciatore ed ex vice allenatore della Juve Stabia, terra di Quagliarella e Donnarumma per fare due nomi. Hanno vissuto percorsi diversi e una strana coincidenza li ha segnati l’11 giugno del 2023. Sono scesi tutti e tre in campo: Francesco con la Nazionale U20 nella finale del Mondiale contro l’Uruguay, Salvatore per lo spareggio per rimanere in Serie A tra Spezia e Verona e Sebastiano nell’ultimo atto dei playoff tra Bari e Cagliari per giocarsi la promozione in Serie A. Epilogo? Tre sconfitte. Una notte amara. Ma ora fa parte del passato. Il piccolo Pio ha puntato il mirino sulle porte avversarie e non vuole toglierlo per realizzare i suoi sogni.

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