Che non sarebbe stato un playoff normale lo si era capito prima dell’inizio, con quel rinvio per le irregolarità amministrative del Bari, che è stato processato e penalizzato di due punti, determinando lo slittamento di una settimana dell’inizio di una post-season che è finita letteralmente in rissa. Il Frosinone è infatti volato in Serie A grazie al 2-0 sul Palermo nella finale di ritorno, ma allo “Stirpe” è successo davvero di tutto. Dal primo minuto, con falli in serie, fino all’ultimo, con quell’invasione di campo sul raddoppio dei ciociari che ha costretto l’arbitro La Penna a fischiare la fine con oltre un minuto d’anticipo. In mezzo, l’episodio del rigore prima concesso al Palermo al 60’ per un contatto tra Coronado e Brighenti proprio sulla linea dell’area ciociara e poi derubricato in punizione dal direttore di gara tra l’incredulità dei giocatori siciliani, diventata rabbia al 95’ dopo l’episodio-madre della serata, quello del pallone buttato in campo dai raccattapalle del Frosinone per perdere tempo, pallone che, come mostrato dalle telecamere, è stato fornito proprio dalla panchina dei padroni di casa.
E questo è stato solo l’antipasto di una tensione scoppiata nel post-gara a causa delle dichiarazioni dei tesserati del Frosinone. Il presidente Stirpe, a Sky Sport, se l’è presa con chi ha sottolineato l’episodio finale: “Abbiamo meritato dentro e fuori dal campo per il lavoro fatto negli ultimi due anni, io non perderei tempo attaccandoci a queste cose e parlando di sciocchezze del genere. Se volete farlo voi, prego. Il ragazzo avrà sbagliato e chiedo scusa io a nome suo, ma stavamo vincendo e una volta tanto date merito al lavoro che abbiamo fatto a livello sportivo e dirigenziale. Dei vostri giudizi non mi importa nulla” le parole di Stirpe, che ha abbandonato l’intervista.
Solo leggermente più sfumata la rabbia di Longo, che ha cambiato bersaglio, attaccando direttamente il Palermo: “Abbiamo fatto un’impresa.Capisco l’amarezza di aver visto festeggiare il Frosinone e non il Palermo, ma abbiamo meritato. Siamo stati tra le prime due del campionato per quasi tutta la stagione e quasi sempre davanti al Palermo e offrendo un ottimo calcio per tre quarti di stagione, poi a causa delle tante assenze abbiamo dovuto pensare ad essere compatti più che belli. Complimenti a questa società, il nostro presidente ha costruito uno stadio ed ha un bilancio a posto. Al nostro posto sarebbe andata su una società che ha bilanci non in ordine. Il pallone buttato in campo nel finale? Direi di sorvolare su questi dettagli in una serata del genere”.
Pochi minuti dopo è arrivata la reazione dei siciliani, attraverso le dure parole del presidente Giovanni Giammarva, che ha preannunciato l’intenzione della società di presentare ricorso e di adire alle vie legali verso Longo: “Presenteremo ricorso per quanto successo in campo, abbiamo già preparato la riserva scritta. Il rigore dato e poi tolto? Non vogliamo spiegare qui i motivi, ma abbiamo le nostre ragioni. Non ci è piaciuto quanto ha detto l’allenatore del Frosinone Longo sul nostro bilancio: ognuno deve fare il proprio lavoro, è stata una caduta di stile, faremo un ragionamento su questo e potremmo adire alle vie legali”.
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