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Frosinone-Inter, moviola: il mani di Frattesi sul gol, il rigore negato e il record sui gialli

La prova dell’arbitro Giua nell’anticipo di serie A allo Stirpe analizzata ai raggi X da Luca Marelli, il fischietto sardo ha diretto all'inglese

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Non si prende la scena, non dà nell’occhio ma si sta confermando sempre più affidabile l’arbitro Giua, scelto da Rocchi per Frosinone-Inter. Reduce da due ottime prove in Genoa-Torino ed Empoli-Monza, il fischietto sardo era però scivolato in Lecce-Fiorentina ed era stato accantonato per qualche gara prima di riscattarsi in Monza-Atalanta. Pignolo anche troppo sul regolamento, poco propenso al dialogo e dal cartellino facile ma anche con grande personalità, vediamo come se l’è cavata ieri il direttore di gara di Olbia.

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I precedenti di Giua con Frosinone e Inter

Per i giallazzurri sono 7 i precedenti con il fischietto sardo: quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte. Ultimo precedente che risale al match perso per 3-0 contro la Roma dello scorso 18 febbraio. Solo due gare con i nerazzurri in campo ed in entrambi i casi ha vinto l’Inter.

L’arbitro non ha ammonito nessuno

Coadiuvato dagli assistenti Scatragli e Di Gioia, con Prontera IV uomo, Paterna al Var e Doveri all’Avar, l’arbitro non ha ammonito nessuno. Recuperi: 2’ pt; 1’ di raccoglimento per la vittime della tragedia di Casteldaccia in provincia di Palermo.

Frosinone-Inter, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi. Al per un intervento al limite dell’area su Soulé proteste dei locali. Giua lascia correre. Al 19′ Frattesi devia in porta in modo acrobatico un cross da sinistra di Thuram. La rete viene sottoposta a check per assicurarsi che il centrocampista non abbia toccato con la mano ma dopo la visione delle immagini viene confermata: il tocco è con il ginocchio. Al 24′ un intervento energico di Okoli su Thuram che lo aveva puntato in velocità sulla sinistra. L’arbitro lascia correre, restano i dubbi. Al 43′ manca un giallo a Barella per una trattenuta su Soulé. Al 50′ il Frosinone reclama un rigore per un contatto tra Carlos Augusto e Brescianini in area, Giua lascia correre.

Al 60′ è regolare il raddoppio dell’Inter: sia Frattesi che riceve da Barella, sia Arnautovic che riceve da Frattesi sono in posizione buona e dopo una rapida valutazione del VAR il direttore di gara conferma la prima sensazione dal campo dell’assistente Scatragli, che tiene bassa la bandierina. All’84’ non è in fuorigioco Thuram sul quinto gol perché sul rimpallo di Lautaro il francese parte dalla propria metà campo.

Per Marelli non c’è mani sul gol di Frattesi

A confermare la validità del primo gol nerazzurro, convalidato dopo qualche secondo di attesa per capire se il centrocampista nerazzurro avesse toccato con un braccio. è l’esperto Luca Marelli. L’ex arbitro comasco dice su DAZN: “Abbiamo visto che il tocco era stato col ginocchio sinistro, non con la mano”. Sufficiente nel complesso la prova di Giua in Frosinone-Inter.

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