Ne ha avute per tutti Giovanni Galeone, da qualche tempo prodigo di consigli e di rimproveri. In un’intervista concessa al Corriere della Sera ha parlato del calcio di oggi, di quello di un tempo, in cui allenava e faceva divertire, rifilato bordate a Ibrahimovic e Vlahovic e rivelato, in qualche modo, il futuro dell’amico Allegri.
- Galeone e il calcio di oggi: "Non diverte più"
- Le stoccate a Ibrahimovic e Vlahovic
- I complimenti a Fabregas
Galeone e il calcio di oggi: “Non diverte più”
Giovanni Galeone ha 84 anni e da quasi due decenni non allena più. L’ultima volta su una panchina fu all’Udinese, nel 2007. Sei anni dopo, rifiutandosi di tornare al Pescara, si è ritirato ufficialmente dal calcio: “Rischierei di morire in panchina”, ha commentato al Corriere della Sera.
Il motivo non è solo l’età che avanza: “Mi salterebbero le coronarie se un mio difensore toccasse la palla all’indietro verso il portiere. Un autogol come quello del Napoli a Como mi avrebbe ucciso. ‘Sta palla sempre indietro, ‘sta partenza dal basso. Ma basta, ma fatela finita. La Fifa dovrebbe dare 10 secondi di tempo per superare la metà campo. Anche se poi sarebbe la stessa storia, solo passaggi inutili. C’è anche un problema di concentrazione: un gol come il secondo contro la Germania nemmeno all’oratorio”.
Il calcio di oggi non gli piace affatto: “Le partite al 90% sono di una noia mortale. I ragazzini che giocano a pallone non si divertono più. Vedi una partita di serie C e poi cambi su una di serie A e — tranne qualche eccezione — è tutto uguale, omologato, senza emozioni. Quarant’anni fa il mio Pescara divertiva. Avevamo un’idea, giocatori giovani che erano felici. Il mio scudetto l’ho vinto quando Diego Armando Maradona viene da me e mi dice: lei deve allenare il Napoli. Se non è uno scudetto quello”.
Le stoccate a Ibrahimovic e Vlahovic
Galeone ha fatto nomi e cognomi, riservando stoccate al Zlatan Ibrahimovic dirigente e a Dusan Vlahovic: “Al Milan: mandano via gente come Maldini e Massara e mettono Ibrahimovic. Grande calciatore, per carità. Ma che dirigente è? Che società è diventata quella rossonera? La Juve dà un milione netto al mese a Vlahovic, forse l’unico giocatore slavo che non sa stoppare una palla. La Roma? Dopo mesi hanno capito che serviva Ranieri. Adesso non devono sbagliare il prossimo allenatore”.
Che magari sarà Massimiliano Allegri, suo ex calciatore, allievo e amico: “Glielo auguro. Anche se sono stato arrabbiato con lui. Deve allenare, è bravissimo. Magari non arriva la chiamata giusta. Fossi stato il Milan, di corsa. Ma poi ci siamo sentiti e mi ha detto che non ci va. Alla Roma lo vedrei benissimo”.
I complimenti a Fabregas
Ma per Galeone non è tutto da buttare. Qualcosa di buono, in Serie A, c’è, ad esempio il Como di Cesc Fabregas: “A me piace tantissimo. Nico Paz è forte forte. Però ci sono troppi giocatori che si sentono grandi e non lo sono. Io ho visto Zico, dico Zico, restare al freddo di Udine dopo l’allenamento per un’ora da solo a calciare le punizioni contro la barriera di legno”.
Chiudendo sul presente, Galeone è sicuro: “Chi vince lo scudetto? Boh. L’Inter, certo. Il Napoli può lottare fino alla fine. Se ha fortuna anche l’Atalanta, ma è difficile. Poi stop, dietro male, male”.