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Galliani stronca Mirabelli e rivela segreti mercato, polemica web

L'ex dg del Milan scatenato a Tiki-Taka

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Galliani stronca Mirabelli e rivela segreti mercato, polemica web Fonte: 123RF

E’ più forte di lui. Adriano Galliani si ripropone sempre di non parlare del Milan ma ci casca puntualmente. Sapeva bene del resto a cosa andava incontro quando ha accettato l’invito di Tiki-Taka ma l’ex dg rossonero è stato molto generico nel commentare le vicende della squadra (e della società) attuale, soffermandosi di più sui suoi tempi tra aneddoti e rivelazioni, compreso un amarcord con Cassano.

LA STOCCATA – In nome proprio di questa idea arriva una stoccata a Massimiliano Mirabelli. L’ex ds ultimamente appare a destra e a manca a giudicare il Milan di oggi e Galliani dice: “Gli ex-dirigenti non sputino nel piatto dove hanno mangiato, non si fa così. Non esiste che si commentino le scelte altrui, quando si è andati via da un club. Non è giusto che io parli del Milan che è una società gestita da un presidente che è mio amico, da Gazidis che conosco dai tempi dell’Arsenal e da due ex monumenti e amici come Maldini e Boban”.

AI SUOI TEMPI – Galliani giudica anche il caso Ronaldo e rivela: “Quando ero al Milan avevo venduto Serginho e Boban che non sono andati via, sono rimasti e hanno fatto benissimo. Il mercato è così. Sostituire Ronaldo mi ricorda un po’ quando Sacchi teneva fuori Van Basten che era il Ronaldo dell’epoca. Come ha reagito Van Basten? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”.

GLI ALLENATORI – Da Sarri a Conte e Giampaolo, Galliani racconta: “Nel 2016 io volevo Giampaolo, mentre i cinesi volevano Montella e l’hanno spuntata loro. Io stimo Montella ma mi è sempre piaciuto Giampaolo perché fa giocare bene le sue squadre. Però con Montella abbiamo vinto il nostro ultimo trofeo e va bene così. Non conta che Giampaolo non avesse allenato grandi squadre, ricordo che quando incontravo Allegri a Cagliari gli dicevo sempre che aveva il phisique du role per poter allenare il Milan. Ho provato a portare Conte al Milan. Ci ho provato, l’ho corteggiato a lungo, ma non ci sono riuscito. Anche Sarri: con lui ci sono andato molto vicino”.

ANCELOTTI – Parole d’elogio anche per Ancelotti: “Carlo è una persona fantastica. Le sue doti migliori sono quelle di saper sdrammatizzare e farsi scivolare tutto. Mi ricordo che quando Berlusconi voleva giocare con le 2 punte, Ancelotti mi disse ‘dobbiamo dire al presidente che Kakà è una seconda punta’”.

ICARDI – Poi aggiunge: “Ibra? Non so niente, non gestisco il Milan in questo momento: dico solo che sarebbe bello rivederlo con la maglia rossonera. Fossi rimasto al Milan, avrei provato a prendere Icardi, perché penso che sia un centravanti straordinario. Ho seguito la partita a San Siro contro il Napoli, il mio cuore è rimasto rossonero evidentemente. Allegri è un grande allenatore, ho visto anche l’Inter con lui”.

LE REAZIONI – Fioccano le reazioni dei milanisti sul web. Sul silenzio che sarebbe giusto osservare sulle squadre c’è chi dice: “Beh estenderei il concetto pure agli ex presidenti”. Più ironici i commenti all’idea di portare Icardi al Milan: “Avrei tanto voluto vederlo trattare i soldi dell’ingaggio di Icardi con i Singer che gli puntano la pistola alla tempia” e infine su Conte: “Ma chi gli crede ahahah Era impegnato a convincere i vari Leonardo, Seedorf e Inzaghi ad iniziare ad allenare. Diventeranno poi tutti grandi allenatori”.

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