Dopo l'esonero di Alexander Blessin il Genoa ha voltato pagina. E cambiato marcia. Alberto Gilardino, promosso ad interim sulla panchina della prima squadra rossoblù dalla Primavera, si è guadagnato la conferma a suon di risultati, ma la gestione dell'allenatore tedesco continua a far discutere.
Così dopo le incandescenti accuse dell'ex portiere del Grifone Federico Marchetti è toccato allo stesso Blessin difendersi in un’intervista rilasciata a 'T-Online'.
L'ex allenatore dell'Ostenda ha tracciato un bilancio degli intensi 10 mesi nella città della Lanterna, dalla salvezza mancata alla deludente partenza in Serie B: “Quando sono arrivato c’era poco tempo per lavorare, bisognava recuperare 8 punti in 16 partite. Ho stabilito un record con 7 pareggi di fila, penso di aver dato stabilità in difesa, ma con quello svantaggio era difficile fare passi avanti. Quest’anno, dopo 11 giornate abbiamo avuto problemi in qualche posizione con gli infortuni di diversi giocatori chiave e ho dovuto rilavorare sull’aspetto mentale”.
Non mancano però le critiche, in particolare nei confronti della dirigenza: “L’ambiente genoano è critico, lavorare nel gruppo degli italiani è molto difficile. Il presidente Zangrillo era l’unico a non sostenermi. Faceva pressioni costantemente e si sentiva obbligato a fare di tutto per cambiare“.