Al Marassi non si passa. La zuccata di De Winter all’ultimo secondo del lunghissimo recupero fa scoppiare di gioia il pubblico di casa: il Genoa strappa un pari pesantissimo (1-1) contro la Roma e spinge nella depressione più profonda i giallorossi che per 45′ avevano giocato molto bene e trovato anche il primo gol ‘italiano’ di Dovbyk. Dalla ripresa in poi cambia però tutto: la squadra di De Rossi lascia troppo spazio al Grifone, ridisegnato da Gilardino col 4-4-2. Resta coraggioso fino alla fine il Genoa che nel secondo tempo inizia a cambiar volto ma trovo però ripetutamente un grande Svilar sulla sua strada. Beffata la Roma che non riesce più a vincere e che fino all’ultimo secondo credeva di aver il successo in tasca. I giallorossi appaiono comunque in crescita ma non hanno avuto la forza di osare di più e, nei minuti finali, hanno concesso troppo campo ai rivali. Nell’incandescente fase conclusiva della gara è stato anche espulso De Rossi per proteste dopo che nel primo tempo l’arbitro e il Var avevano ignorato un rigore netto ai giallorossi.
- Genoa-Roma, la chiave tattica della partita
- Genoa-Roma: a Marassi presente Tsitsipas, tifoso del Grifone
- De Rossi risponde alle dichiarazione di Totti sulla Roma
- Genoa-Roma, Dovbyk si sblocca: scusate il ritardo e pasticcio VAR
- I top e flop del Genoa
- I top e flop della Roma
Genoa-Roma, la chiave tattica della partita
Cambia la forma ma non la sostanza Alberto Gilardino che schiera il suo Genoa inizialmente con il 3-1-4-2, anziché il 3-5-2 visto da inizio stagione. Invece, a sorpresa, stravolge tutto Daniele De Rossi che passa dal 4-2-3-1 al 3-5-2. I giallorossi, inoltre, invertono le posizioni abituali dei due quinti: Saelemaekers passa sulla fascia sinistra ed El Shaarawy a destra; Dovbyk resta il centrale unico d’attacco, supportato da Dybala alle sue spalle.
Nel corso del primo tempo sono i giallorossi a spingere in avanti, sfruttando la rapidità degli esterni di centrocampo, per arrivare al cross verso l’area. Il Genoa, invece, si abbassa in fase di non possesso con il 5-3-2 e cerca di ripartire in contropiede; in fase offensiva i rossoblù restano massicci e compatti in fase di costruzione e pressing alto sugli avversari.
Nel secondo tempo, gli esterni giallorossi si allargano maggiormente per portare i laterali del Genoa ad aprirsi sulle corsie e a non restare solo compatti al centro. Gilardino cambia sistema di gioco e passa al 4-4-2.
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Genoa-Roma: a Marassi presente Tsitsipas, tifoso del Grifone
Sorpresa nel pre-gara al Ferraris. Il tennista Stefanos Tsitsipas, numero 12 del ranking ATP, è stato ospite del Genoa in occasione della gara casalinga con la Roma. Ai microfoni di DAZN il greco ha raccontato la sua passione per i rossoblù: “Sono molto contento di essere qui, dell’invito del Genoa. Sono molto contento di potermi godere lo spettacolo dei tifosi migliori del mondo. Perché sono tifoso del Genoa? Ho iniziato ad amarlo giocando alla PlayStation con mio padre e mi sono appassionato al logo, ai colori del Genoa. Così ho iniziato a seguire questa squadra di cui mi sono perdutamente innamorato. Mi piace molto come gioca il mio Genoa”.
Tsitsipas, che prima del calcio d’inizio si è esibito con la sua racchetta sotto la Gradinata Nord, ha poi raccontato un aneddoto: “Ho giocato a calcio fino a 12 anni, poi mi sono innamorato del tennis. Mi sono divertito nel riscaldamento con i giocatori del Genoa”.
De Rossi risponde alle dichiarazione di Totti sulla Roma
“Una figura importante in società fa paura, De Rossi è un parafulmine e rischia di fare la stessa fine di Mourinho”. Queste le parole di qualche giorno fa di Francesco Totti sulla Roma. A pochi minuti dall’inizio di Genoa-Roma, i giornalisti di DAZN hanno chiesto una replica all’attuale tecnico giallorosso che ha risposto: “Le sue parole fanno sempre rumore, soprattutto a Roma, quando parla lui si girano tutti come quando giocava. Oggi penso solo alla partita, sottolineo solo quando ha detto che per me darebbe un braccio. Io farei e ho fatto lo stesso per lui, ma oggi pensiamo solo al campionato e al calcio”.
Genoa-Roma, Dovbyk si sblocca: scusate il ritardo e pasticcio VAR
Esultanza in differita per il bomber ucraino che trova la prima rete con la Roma alla quarta giornata di campionato. Al 36′, l’attaccante 27enne è riuscito a sfruttare una ribattuta di Gollini ed anticipare il difensore avversario in marcatura su di lui ma la convalida della rete dal VAR, per presunta posizione di fuorigioco di Mancini, è arrivata dopo 7 minuti.
I top e flop del Genoa
- De Winter 7. Il gol al 95′ salva Gilardino. Un colpo di testa che regala il pareggio.
- Gollini 6.5. Al 32′ salva in area, da posizione ravvicinata, su Dovbyk ed impedisce al bomber ucraino di poter sbloccare il risultato. Dopo un solo minuto si ripete in uscita su El Shaarawy. Impedisce alla Roma di dilagare nel secondo tempo.
- Frendrup 6. Abile a tenere il ritmo a centrocampo, segue la manovra offensiva e ripiega in fase di non possesso.
- Caricol 6. E’ l’uomo più pericoloso del Genoa, gioca sulla fascia sinistra e crea molte occasioni offensive dai suoi cross e progressioni in avanti.
- Vasquez 6. E’ il migliore dei tre in difesa, annulla El Shaarawy e gli inserimenti di Dovbyk.
- Vogliaccio 5.5. Sotto la sufficienza per essersi fatto anticipare con troppa leggerezza da Dovbyk sulla rete dell’1-0.
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I top e flop della Roma
- Svilar 8. Sicuro e perfetto in tutte le uscite, salva su diverse situazioni offensive avversarie.
- Dovbyk 7. Dopo un errore sotto rete al 32′, trova il gol al 36′ (convalidato dal VAR dopo 7 minuti): sfrutta una respinta bassa di Gollini, coglie di sorpresa e anticipa Vogliacco in marcatura ad uomo su di lui. Lavora molto spalle alla porta, in netta crescita.
- Angelino 7. Gioca in posizione inedita come braccetto di sinistra, partita sontuosa e priva di errori. Risulta il migliore dei tre in difesa.
- N’Dicka 5.5 Impenetrabile in fase difensiva, completa il maggior numero di contrasti (51) nella partita ma sbaglia proprio alla fine, consentendo lo stacco decisivo di De Winter.
- Mancini 6. In fase difensiva è abile ad assicurare compattezza al reparto e impedire ad Ekuban di andare in velocità. Qualche progressione offensiva ma non particolarmente incisiva.
- El Shaarawy 5.5. Si divora un gol nel primo tempo, partita di sacrificio ma con più ombre che luci.
- Dybala 5.5. Crea il maggior numero di occasioni (4) nella partita ma non accende il fuoco in fase offensiva.
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