Mito, leggenda, inarrivabile. Uno, nessuno, centomila. Gli aggettivi si sprecano ogni volta che si parla di Giacomo Agostini. Ancor di più oggi, 16 giugno, il giorno in cui Ago nasceva. Sono passati 80 anni da quella fatidica giornata del 1942 che vide i primi vagiti dell’uomo che avrebbe cambiato la storia del motorsport in generale e del motociclismo generale. Ha vinto tutto e di tutto, più di una volta, i suoi record sono ancora oggi imbattibili e inarrivabili.
- Gli inizi di Agostini, la nascita del mito per errore...
- Giacomo Agostini: una carriera inarrivabile di vittorie
- Agostini, i successi al Tourist Trophy e la protesta
- Non solo Moto, la carriera di Agostini nello spettacolo
- Agostini: il ritiro, la vita privata e le vittorie da team manager
- Le parole di Agostini per il suo 80° compleanno
Gli inizi di Agostini, la nascita del mito per errore…
Giacomo Agostini è nato a Brescia, il 16 giugno del 1942, primo di tre fratelli, il padre lo voleva ragioniere. Ago però già da piccolo aveva la passione per le moto e quando lo disse al padre, questi preoccupato andò a chiedere consiglio ad un notaio. Ma questi prese un abbaglio ed equivocando la parola motociclismo con ciclismo dette il suo assenso al grido di “Ma sì, fagli fare dello sport”.
Giacomo Agostini: una carriera inarrivabile di vittorie
Da quell’episodio quanto mai bizzarro, con le prime moto di serie e con le prime gare in salita, ha preso il via, è proprio il caso di dirlo, la carriera monumentale di Giacomo Agostini che ha riscritto la storia delle due ruote a motore. Ma è con la MV Agusta, nel 1965, che ‘Ago’ fa il grande salto debuttando nel Mondiale nelle classi 350 e 500.
Ago vince a manetta nonostante il grande dualismo con la stella di allora Mike Hailwood: 7 titoli iridati consecutivi in 350 (dal 1968 al 1974) e altrettanti in 500 (dal 1966 al 1972). In totale Giacomo ha vinto 122 gare, 15 campionati mondiali tra il 1968 e il 1975 nelle categorie 350 e 500, è il pilota più titolato nella storia del motomondiale. Nessuno dopo di lui, nè Valentino Rossi arrivato a 9 Mondiali e 115 successi, nè Marc Marquez fermo a quota 8 con tanti infortuni negli ultimi anni, sono andati vicini a battere i suoi numeri.
Agostini, i successi al Tourist Trophy e la protesta
Tra i suoi tanti primati, le 10 vittorie nel terribile Tourist Trophy, la corsa più antica, blasonata e pericolosa del mondo, valido come Gran Premio di Gran Bretagna nel Motomondiale. Proprio data la sua pericolosità della gara che si svolge per le strade dell’Isola di Mann, Ago si battè dopo la morte del pilota e amico Gilberto Parlotti. Infatti partecipare a quella gara, per chi correva il Motomondiale era obbligatorio. Agostini riuscì nel suo obbiettivo, l’obbligo di corrervi fu tolto e pochi anni dopo, nel 76 la corsa uscì dal calendario mondiale.
Non solo Moto, la carriera di Agostini nello spettacolo
Giacomo Agostini fu il prototipo del pilota e dello sportivo moderno. Il suo fisico, la sua bellezza da divo del cinema e quel fascino che gli derivava anche dalle numerose vittorie gli permise di imporsi anche nel mondo dello spettacolo: fotoromanzi, campagne pubblicitarie, testimonial di marchi prestigiosi, le aziende se lo contendevano. Fece anche diversi film, alcuni western e un paio di pellicole ovviamente a tema motori.
Agostini: il ritiro, la vita privata e le vittorie da team manager
Nel 1977, dopo essere tornato con l’Augusta, sua prima marca, vince il suo 18° titolo nazionale e la sua ultima gara mondiale, il 25 settembre a Hockenheim, in 750. Alla fine di quell’anno Agostini annunciò il ritiro dalle corse motociclistiche. Vincente anche come team principal: dall’82 alla Yamaha porta a casa 6 titoli mondiali in 500, tre Costruttori (1986, 1987 e 1988) e altrettanti nel Mondiale piloti (1984, 1986 e 1988) con Eddie Lawson.
In questo periodo da team manager, lui che non si era voluto mai sposare prima (tantissimi i flirt illustri che gli erano stati accostati da famoso latin lover) conosce Maria Ayuso, una bellissima ragazza spagnola che sposa il 18 giugno del 1988 e dalla quale ha avuto due figli: Victoria (ma nome fu più azzeccato, consigliatogli, si narra, dall’amico ed ex collega Nico Cereghini) e Giacomino.
Le parole di Agostini per il suo 80° compleanno
Tra le varie interviste che in queste ore stanno uscendo con il mito vivente della moto Giacomo Agostini traspare tutto l’amore per le moto: “La moto è stata la mia vita, è stata il mio grande amore. Quando vado in moto non mi vedo, ma la gente mi dice che sembro ringiovanito. Mi fa passare tutti i dolori, anche il ma di testa. Non so perché, dovremmo chiedere a madre natura”, ha detto in un’intervista ad Alberto Porta per Sportmediaset.
Gli 80 anni sono un bel traguardo che però nasconde una grande paura, forse nuova per uno che ha sfidato la morte tutti giorni quando gareggiava: “Quando correvo non ci pensavo, a quell’età sei un po’ incosciente, però se guardi questo metro ti rendi conto del tempo che passa. E di quanta strada hai fatto” ha detto alla Gazzetta.