La domanda tiene in ansia tutti da due giorni: come sta davvero Wanda Nara? La moglie dell’ex bomber dell’Inter Mauro Icardi è stata ricoverata mercoledì, 12 luglio, presso l’ospedale Los Arcos di Buenos Aires. Il giorno successivo, giovedì, suo padre Andrés Nara ha confermato che la donna era stata dimessa dopo aver accusato forti dolori addominali che l’avevano costretta al ricovero d’urgenza ma successivamente sono uscite fuori notizie molto più allarmanti sulla sua salute.
Per Wanda Nara ipotesi leucemia
Rinunciando alla vacanza che Icardi e Wanda avevano programmato per l’Italia, dopo le dimissioni la conduttrice del Masterchef argentino è tornata a casa ma col passare delle ore si è saputo che Wanda ha subito uno scompenso che ha aggravato il suo stato di salute ed è circolata la voce che la donna avesse la leucemia.
Il giornalista Guillermo Lobo su Telenoche ha fatto sapere che “Il controllo che è stato fatto ha dato risultati alterati, aveva globuli bianchi alti, con un valore superiore alla norma. Inoltre, è stata notata la milza ingrossata; la splenomegalia è il quadro; Quindi, da lì, hanno ordinato una seconda batteria di controlli e si attendono i risultati”.
Dall’entourage di Wanda Nara nessuna conferma
Non tutti però hanno voluto adeguarsi a questa versione. Nel programma Intruders, la giornalista Marcela Tauro ha raccontato quale decisione hanno preso in merito a come affrontare questa delicata questione, che ha sconvolto il mondo dello spettacolo e dello sport. “Ho ricevuto le informazioni su quanto accaduto con Wanda, ho iniziato a informarmi e ho saputo che mercoledì sera è stata ricoverata all’ospedale di Los Arcos”
“Abbiamo detto tutto con il condizionale, con grande rispetto, perché la verità è che non voglio essere ipocrita, ma la notizia mi ha scioccato. Non sono amica di Wanda, ma lei è cresciuta qui nel programma, poi per tanti anni non l’ho vista nè sentita, non ho nessun rapporto con lei, ma mi metto al suo posto e in quello della sua famiglia, ha cinque figli. Per quanto la riguarda non c’è una parte ufficiale e non parliamo con nessun medico del suo ambiente. Tutto è blindato, nessuno risponde e non vogliamo speculare sulle voci”-
Infine, ha spiegato che non si esprimeranno in merito fino a quando non avranno l’autorizzazione della famiglia o il relativo referto medico: “Se la famiglia non ha parlato, non possiamo dare la diagnosi. Devono dirlo loro. Se ha deciso che nessuno parla, è per un motivo. Deve essere preoccupata e impegnata con qualcos’altro”, ha concluso.