Rivederlo nelle dinamiche divertenti – e inedite, per un ex calciatore oggi dirigente sportivo, opinionista e allenatore – di “Back to school” ispira una certa simpatia. Quella vicinanza che, in fondo, ha sempre saputo instaurare con il pubblico di estimatori che mai gli sono mancati, fin dagli esordi nel suo Como. Gianluca Zambrotta, concorrente di uno dei format nuovi della stagione con l’ex collega Totò Schillaci, ha oggi un presente che oscilla tra calcio e televisione, dopo aver conquistato tutto il possibile da giocatore.
Gianluca Zambrotta: gli inizi nel Como e al Bari
Nato a Como il 19 febbraio 1977, è proprio qui tra le fila delle giovanili della gloriosa squadra cittadina che Zambrotta ha incominciato la sua carriera rivestendo un ruolo diverso da quello che gli è stato assegnato poi, ai tempi di Juventus e Milan. E’ nella squadra della sua città di origine che emerge la sua qualità, l’insieme delle sue doti tecniche che lo portano a risultati importanti con la stessa maglia: per tre stagioni rimane al Como e vive le esperienze della Serie C e della Serie B.
Quando i tempi maturano, passa nel 1997 al Bari ed è con la maglia dei pugliesi che esordisce nel massimo campionato ad appena 20 anni, riscuotendo notevole attenzione da parte dei grandi club e approdando in nazionale.
Gianluca Zambrotta: la Juventus, il Barcellona e il Milan
In effetti è proprio nel 1999 che si consuma il trasferimento più importante della sua carriera, quello che lo consacra: Zambrotta si trasferisce a Torino, sponda Juventus e qui instaura un sodalizio con Marcello Lippi, tecnico della società bianconera e poi tecnico della Nazionale.
Alla Juve rimarrà fino al 2006, vincendo due scudetti e due Supercoppe. A Lippi, che occupava allora la panchina bianconera, si deve la scoperta di Zambrotta quale terzino, ruolo che ricoprirà egregiamente nei club successivi (Barcellona e Milan) e con la maglia azzurra.
Nel 2006, Zambrotta si è laureato nella magica notte di Berlino, campione del mondo con una nazionale di campioni autentici che ha segnato un’epoca calcistica anche per le premesse che avevano anticipato quel Mondiale.
Zambrotta al Chiasso: giocatore e allenatore
Chiuderà, infine, la sua carriera di club al Chiasso dove viene ingaggiato con un doppio incarico: giocatore e vice allenatore con un contratto di un anno e opzione per il secondo. Qui nel club svizzero conclude un percorso glorioso e imposta la sua carriera da allenatore, anche se l’esperienza si rivela abbastanza deludente per un campione della sua levatura.
Da allenatore la sua avventura a Chiasso finisce nel 2015, tenta poi la carta indiana e lavora come assistente in Cona con mister Fabio Capello e Cristian Brocchi allo Jiangsu Suning, a Nanchino. La cosa si chiude con le dimissioni di Capello e si apre una alternativa ulteriore, per Zambrotta.
Zambrotta: che cosa fa oggi
Rientrato in Italia, dove aveva già diversi interessi imprenditoriali nel comasco (un centro sportivo polifunzionale a San Fermo della Battaglia), si dedica e molto alla televisione in qualità di opinionista e analista calcistico: è testimonial di DAZN, lavora per la Rai (Dribbling) e partecipa a Fuoriclasse, prodotto da RCS.
Con Euro 2020, Gianluca Zambrotta è Ambasciatore Uefa; l’ex terzino oggi imprenditore è anche nel settore tecnico della Figc per l’associazione italiana calciatori. Grazie a un triplice piano di investimenti che coinvolge il suo centro sportivo in provincia di Como, l’Eracle Sport Center, il suo logo Gz19 Padel e lo Z Padel Club, network di campi.
Come ha rivelato a Forbes lo stesso Zambrotta, a illuminarlo è stata l’esperienza a Barcellona da giocatore:
“Ho capito che dovevo investire nel padel quando ero al Barcellona, perché erano avanti anni luce rispetto all’Italia”, si legge.
Nel 2022, si ripropone in televisione con un ruolo inedito: partecipa a “Back to school”, forma condotto da Nicola Savino in onda su Italia 1.
E’ sposato con la modella napoletana Valentina Liguori, dalla quale ha avuto un figlio, Riccardo, nato nel 2012.
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