L’ex ciclista Alessandro Ballan analizza il Giro d’Italia che ieri si è concluso nella splendida cornice di Roma con la vittoria di tappa di Mark Cavendish e la maglia rosa a Primoz Roglic.
“Quello di quest’anno è stato un Giro duro, dovuto al percorso, alle condizioni meteo e alle cadute. Da una parte è stata una bella corsa e molto aperta, dall’altra però noioso anche perché fino all’ultima settimana non abbiamo visto nulla. Oggi in gruppo le medie sono davvero alte e si parte forte sin dai primi chilometri e chiaramente sul finale le energie sono quelle che sono“.
Secondo Ballan, Roglic è stato “tatticamente furbo. Ha dato tutto sull’ultima cronometro. Si è gestito bene cercando di finire questo Giro in crescita. E’ un corridore di spessore, ma quest’anno non sarà facile vincere anche in Francia. L’anno prossimo magari può essere alla sua portata, puntando tutto sul Tour magari con un percorso più adatto alle sue caratteristiche e non trovando come diretto rivale Pogacar che magari potremo vedere al Giro”.
Ci spostiamo su Thomas, beffato per 14 secondi: “Terrei ancora la porta aperta per un grande giro, è un corridore che mi ha stupito moltissimo quest’anno”. Evenepoel, fermato dal Covid quando era primo: “Evenepoel ha fatto una grande partenza, ma si era già visto che era un po’ in calo e quindi penso che la terza settimana per lui sarebbe stata davvero dura”.
Gli italiani Zana e Frigo: “Zana è andato fortissimo e per il nostro movimento è qualcosa di grande. E’ il suo primo anno nel World Tour e deve maturare ancora molto, ma credo che nei prossimi anni possa provare a fare classifica. Il ragazzo c’è, va forte in salita e ha dimostrato di andare forte anche la terza settimana e questo vuol dire che ha un ottimo recupero. Frigo è un altro giovane molto interessante, ha già fatto vedere belle cose e nei prossimi anni può essere protagonista”. Milan: “In questo Giro ha buttato via un paio di occasioni, ma con un treno più attrezzato e in grado di portarlo sempre in ottima posizione ai -300 metri può diventare davvero il numero uno”. Il grande assente, Ciccone: “Ciccone è un corridore che stimo molto e che va forte, ma sulle tre settimane lo vedo piazzato, faccio fatica a vederlo su un podio ad un Grande Giro. Secondo me deve focalizzarsi sulle vittorie di tappa”.
Il prossimo grande appuntamento è il Tour de France: “Secondo me quest’anno tornerà a vincerlo Pogacar. Lo scorso anno ha fatto una serie di errori sottovalutando Vingegaard, ma quest’anno non dovrebbe avere rivali”.