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Giro d'Italia, iniziano le schermaglie Evenepoel-Roglic

Il campione del mondo: "Io e Primoz pari in salita, punterò sulle cronometro"; il tre volte vincitore della Vuelta: "La squadra è forte, nonostante il Covid-19, io più esperto".

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Giro d'Italia, iniziano le schermaglie Evenepoel-Roglic Fonte: Getty Images

Sono Remco Evenepoel, campione del mondo a Wollogong, e Primoz Roglic, tre volte vincitore della Vuelta, i candidati principali a vestire la maglia rosa ai Fori Imperiali: nella conferenza stampa di presentazione della ‘Corsa Rosa’, che scatterà dopodomani con la cronometro (19,6 km) lungo la costa dei Trabocchi, il belga e lo sloveno dicono di essere pronti alla battaglia.

“La cronometro per me è una grande occasione per indossare subito la maglia rosa, ma non è il mio obiettivo principale; i favoriti per la vittoria sono Ganna e Küng, io lavorerò in funzione della classifica generale per prendere un vantaggio sui miei avversari. Non nego sia comunque una cronometro adatta a me, specie la parte finale del tracciato. L’inizio della salita di Ortona è abbastanza ripido, poi spiana: sarà importante pedalare in maniera regolare, perché non ci sarà tempo di recuperare. Il vento ha soffiato in senso contrario oggi, quindi sembrava di andare per 20 chilometri in salita, ma sappiamo che sabato dovrebbe cambiare“ spiega il capitano della Soudal-Quick Step, che parla poi del suo rivale “Al Giro di Catalogna io e Roglic eravamo alla pari, mi aspetto anche qui la stessa cosa. Nelle tappe con salite saremo allo stesso livello, quindi cercherò di fare la differenza nelle prove a cronometro. Roglic è campione olimpico della specialità, quindi non sarà facile: ma non è importante avere una tattica precisa per battere Roglic in questo momento”.

Mostra fiducia verso la sua Jumbo-Visma, alle prese con casi (Foss, Gesink e Van Emden) il Covid-19 nell’immediata vigilia, Primoz Roglic, che ha ceduto al recente vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi il testimone alla Vuelta: “Nessuno poteva prevedere quanto è accaduto, ma noi proseguiremo con i nostri piani; abbiamo fatto tutto il possibile per arrivare qua nella migliore forma possibile. I ragazzi che sono entrati nel team sono pronti, come noi che eravamo convocati per la corsa. Invecchiando, un corridore cresce e migliora: vedremo quanto sono forte e più saggio, ma non sarà una questione tra me e Remco. Lui è in una buona condizione, dovremo metterlo in difficoltà”.

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