Stavolta la fuga è quella giusta: Julian Alpahilippe c’aveva provato almeno in altre due occasioni, ma è la terza quella giusta. Vittoria netta, limpida, bellissima, di quelle che non passano inosservate: dopo tanti mesi difficili, il campione del mondo 2020-2021 piazzata l’acuto e conquista la tappa “dei muri”, quella che da Martinsicuro ha portato la carovana rosa a Fano dopo 193 km. Non cambia nulla nei piani alti della classifica, ma l’acuto di LouLou è quanto di meglio il Giro potesse ricevere in cambio dal fuoriclasse transalpino, al debutto nella corsa rosa.
- Giro d'Italia, 12a tappa: LouLou e un'azione d'altri tempi
- Giro d'Italia, tappa 12: ordine d'arrivo e classifica
- Tappa 12, Martinsicuro-Fano: pagelle
- Giro d'Italia, domani tocca di nuovo ai velocisti
Giro d’Italia, 12a tappa: LouLou e un’azione d’altri tempi
Alaphilippe ha dimostrato una volta di più di attraversare un gran bel periodo di forma: è partito a 100 km dal traguardo assieme a Mirco Maestri e l’ha lasciato sul posto sulle rampe (tremende) del Monte Giove, ultimo muro di giornata dove le pendenze in alcuni tratti hanno superato il 20%.
A quel punto, con ancora una quindicina di chilometri a separare i corridori dal traguardo, il francese ha tentato il tutto per tutto: è arrivato ad accumulare quasi un minuto di vantaggio su un drappello di uomini del quale facevano parte Narvaez, Hermans, Trentin, Scaroni, Valgren, Thomas, Leemreize e Smith ed è andato a tutta, riuscendo a raggiungere Fano senza dover faticare più di tanto e godendosi gli ultimi chilometri di giornata.
Narvaez allo sprint ha regolato Hermans conquistando un altro piazzamento di rilievo. Giornata interlocutoria per ciò che riguarda la classifica generale: Pogacar ha badato soprattutto a non prendere qualche “ventaglio”, col vento che ha dato particolarmente fastidio soprattutto nella seconda parte della tappa. Tappa corsa a velocità folli: oltre 44 km/h, davvero senza un attimo di tregua.
Giro d’Italia, tappa 12: ordine d’arrivo e classifica
L’ordine d’arrivo della quarta tappa del Giro:
- Alaphilippe (Fra) in 4h07’44”
- Narvaez (Ecu) a 30”
- Hermans (Bel) s.t.
- Valgren (Ola) a 45”
- Scaroni (Ita) s.t.
- Trentin (Ita) s.t.
- Clarke (Gbr) s.t.
- Leemreize (Ola) s.t.
- Maestri (Ita) s.t.
- Thomas (Fra) s.t.
Questi i primi 5 in classifica generale (qui la classifica completa):
- Pogacar (Slo) in 45h22’35”
- Martinez (Col) a 2’40”
- Thomas (Gbr) a 2’56”
- O’Connor (Aus) a 3’39”
- Tiberi (Ita) a 4’27”
Tappa 12, Martinsicuro-Fano: pagelle
- ALAPHILIPPE 10: l’ha cercata e l’ha voluta con tutto se stesso, e finalmente l’ha trovata. Quella vittoria capace di cambiare il corso della storia, lui che diventa uno dei pochi eletti ad aver vinto una tappa in tutti e tre i grandi giri. Ma è come lo fa che stupisce: parte da lontanissimo, resiste, emoziona, vince. Meraviglioso. E Lefevere stavolta avrà qualcosa da ridire?…
- MAESTRI 8: bravissimo Mirco, che ha capito che con Alpahilippe avrebbe potuto prendere il treno buono e che ha resistito finché ha potuto, arrendendosi solo sulle rampe del Monte Giove. Avrebbe meritato un piazzamento migliore per l’audacia: il nono posto non lo ricompensa.
- NARVAEZ 7,5: condizione di forma strepitosa e altro piazzamento pesante per l’ecuadoriano, che continua ad animare e onorare il Giro come meglio non potrebbe. Nel finale anticipa Hermans in volata: Alaphilippe era troppo lontano, ma lui ha poco da rimproverarsi.
- SCARONI 7: ha spiegato che il Team Polti Kometa aveva messo il cerchietto rosso su questa giornata. La tattica è perfetta, ma i piani li fa saltare tutti Alaphilippe che anticipa la carovana con un’azione memorabile. Ottimo piazzamento finale.
- POGACAR 6,5: s’è visto poco, anzi pochissimo, ma è stato guardingo e attento. Perché un paio di ventagli a un certo punto si sono aperti, e lui s’è fatto trovare sempre dalla parte giusta del gruppo. Sta gestendo le forze e la corsa.
- SCHACHMANN E SHEFFIELD 5: era una tappa cucita su misura per le loro caratteristiche, ma chi l’ha visti? Mai della partita, con annessa occasione sprecata per provare a puntare all’acuto.
Giro d’Italia, domani tocca di nuovo ai velocisti
Tornano a fare la voce grossa i velocisti: da Riccione a Cento tappa di pianura totale, con arrivo in volata pressoché scontato. Altra occasione ghiotta per Jonathan Milan per rimpinguare il bottino di successi parziali (siamo a due) e soprattutto di punti legati alla maglia ciclamino.