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Giro d'Italia, tappa 2: assolo di Pogacar a Oropa, lo sloveno è già in maglia rosa. Male Tiberi e Caruso

Lo sloveno scatta sulle rampe di Oropa e va a prendersi una comoda vittoria di tappa, oltre che la prima maglia rosa in carriera. Thomas e Martinez unici a limitare i danni

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Con un giorno di ritardo, Tadej Pogacar si prende ciò che tutti sapevano avrebbe preso. Ovvero la maglia, rosa, conquistata grazie alla vittoria (anch’essa attesa) sulla salita conclusiva al Santuario di Oropa, dove il Giro ha concluso la seconda tappa di un’edizione già nel segno del fuoriclasse sloveno. Che dopo aver chiuso alla piazza d’onore la tappa inaugurale ha deciso di mettere subito il suo timbro sulla corsa rosa, rifilando distacchi contenuti ma pur sempre di una certa rilevanza nei confronti dei più diretti avversari nella corsa alla vittoria finale.

Giro d’Italia, 2a tappa: Pogacar più forte della sfortuna

Avrebbe però vanificato tutto se a 12 km dalla fine, a seguito di una foratura (e in attesa dell’arrivo dell’ammiraglia), fosse finito addirittura sotto una macchina al seguito della corsa dopo una scivolata a terra: tanto spavento, ma per fortuna nulla di cui preoccuparsi eccessivamente. Tanto che ai -4 dall’arrivo Pogacar ha staccato tutti, andando su del suo passo e lasciando intendere di essere decisamente di un altro pianeta. Ma il suo non è stato un vero e proprio attacco, semmai una progressione che pure è bastata per sgretolare tutto il gruppo dei migliori.

Alla fine Dani Martinez e Geraint Thomas sono quelli che hanno limitato i danni meglio di qualunque altro rivale, chiudendo a 27 secondi dallo sloveno assieme a Lorenzo Fortunato e Florian Lipowitz. Decisamente più indietro altri pretendenti al podio: Antonio Tiberi paga oltre due minuti (ma a causa anche di una maledetta foratura a inizio salita), mentre Caruso contiene il ritardi a 1’29”. Meglio di luoi fanno Pozzovivo (1’20”) e Zana, ma senza riuscire a stare con il gruppo dei migliori.

Giro d’Italia, tappa 2: ordine d’arrivo e classifica

L’ordine d’arrivo della seconda tappa del Giro:

  1. Pogacar (Slo) in 3h54’20”
  2. Martinez (Col) a 27”
  3. Thomas (Gbr) s.t.
  4. Fortunato (Ita) s.t.
  5. Lipowitz (Ger) s.t.
  6. Storer (Aus) a 30”
  7. Uijtdebroeks (Bel) s.t.
  8. Rubio (Col) s.t.
  9. Lopez (Spa) a 35”
  10. Hirt (Cec) a 37″

Questi i primi 5 in classifica generale (qui la classifica completa):

  1. Pogacar in 7h08’29”
  2. Thomas (Gbr) a 45”
  3. Martinez (Col) a 45”
  4. Uijtdebroeks (Bel) a 54”
  5. Rubio (Col) a 54″

Tappa 1, Venaria Reale-Torino: pagelle

  • POGACAR 9,5: una foratura con annessa caduta a poche centinaia di metri dalla salita di Oropa servono solo per movimentare una tappa altrimenti dal finale già scritto. Lui rimonta con disarmante facilità e va a vincere da fuoriclasse consumato, senza nemmeno forzare più di tanto.
  • MARTINEZ 7,5: parte male sull’ultima salita di giornata, poi però viene fuori alla distanza, dimostrando di essere in linea con le attese. Può ambire a un piazzamento sul podio: in casa Bora possono puntare con convinzione su di lui.
  • THOMAS 7: si difende con le armi di cui dispone. Lo fa con intelligenza e grande attenzione ai particolari, salendo del proprio passo. Pogacar è su un altro pianeta, ma lui il podio può prenderselo, eccome.
  • FORTUNATO 7: per come sale, fa capire di poter stare al passo con i migliori. Anche se Pogacar è fuori portata, lui può oggettivamente ambire a fare qualcosa di importante nel corso del Giro. L’inizio è incoraggiante.
  • TIBERI 5: ci si apettavava molto dal giovane della Lidl Trek, ma per ora le premesse non sono state rispettate. Subito in difficoltà, complice anche una foratura, va in tilt e non riesce a tornare sulle ruote dei migliori.
  • BARDET 4,5: il francese è la prima “vittima” dello strapotere di Pogacar. Ma sarebbe andato in difficoltà con chiunque, visto che non riesce proprio a tenere il passo degli uomini di classifica.

Giro d’Italia, domani arrivo a Fossano

La terza frazione del Giro allarga il campo ai velocisti, con la prima delle sei tappe dedicate alle ruote veloci: da Novara-Fossano, 166 km, c’è un solo Gpm di quarta categoria da affronatre. Con 750 metri di dislivello è la terza giornata più facile della corsa rosa dopo le tappe di Cento e Roma. Jonathan Milan prepara il colpaccio: è lui il grande favorito di giornata.

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