L’11a tappa del Giro d’Italia 2021, 162 Km da Perugia a Montalcino, viene vinta da Mauro Schimd della Qhubeka Assos in 4h 01′ 55”, battendo proprio sul traguardo l’italiano Alessandro Covi. Terzo Harm Vanhoucke, con un ritardo di 25” dai primi due. Egan Bernal di Ineos, con un fantastico scatto nel finale, si tiene stretta la Maglia Rosa e rimane primo nella generale, insidiato a stretto giro di ruota da Vlasov e Caruso.
Ed è proprio Bernal il padrone di questa tappa, veramente imprevedibile data la presenza dello sterrato che ha messo in difficoltà tantissimi corridori. Bernal è stato quasi profetico, e prima ha messo a tirare Moscon, poi con uno scatto bellissimo nell’ultima salita ha messa a distanza tutti gli uomini classifica. Tutti, anche Vlasov, che era stato veramente l’ultimo a mollare. Pagano tantissimo Ciccone e Evenepoel.
La corsa:
Tutte le squadre temono lo sterrato, e dunque decidono di lasciare andare in fuga per far vincere un potenziale rivale. Si stacca un gruppetto di 11 ciclisti: Lindeman e Schmid (Qhubeka Assos), van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert), Kluge e Vanhoucke (Lotto Soudal), Battaglian (Bardiani-CSF-Faizané), Gavazzi (Eolo Kometa), Naesen (AG2R Citroën), De Bondt (Alpecin Fenix), Guglielmi (Groupama-FDJ) e Covi (UAE Emirates). Il gruppo è guidato dalla Ineos Grenadiers di Bernal, e accumula unn vantaggio di 13 minuti sugli altri.
All’inizio dello sterrato, Nibali guida Ciccone, Ganna guida Bernal e aumenta l’andatura. I primi a staccarsi sono Simon Yates, Vlasov e Evenepoel, anche se rientrano dopo il primo tratto. Dal gruppo prova ad evadere la coppia Foss-George Bennett, ma i due vengono ripresi da Moscon. Ancora Evenepoel si stacca nel terzo tratto, ma le trainate mostruose di Moscon permettono a Bernal di accelerare di nuovo. Evenepoel finisce persino a 1′ di ritardo, ed ecco che la Deceuninck Quick Step ferma Almeida per aiutare il belga ed evitare una vera e propria catastrofe. Davanti restano solo in tre, ossia Schmid, De Bondt e Covi, a giocarsi la tappa.
L’ultimo GPM è ancora una rampa al 12% da affrontare, e Schmid dimostra di averne più di tutti, conquistando la prima vittoria in carriera.
Al termine di questa tappa, il vincitore Mauro Schmid si presenta davvero felice ai microfoni della RAI:
“Sono emozionato, non ci credo neanche. Ci eravamo sempre così vicini in questo Giro, siamo arrivati secondi due volte. Oggi volevo davvero entrare nella fuga, ho già fatto queste strade e ho partecipato alle Strade Bianche, la adoro come corsa e adoro correre su queste strade. Stamattina avevo l’obiettivo di entrare in fuga e ce l’ho fatta con Bert-Jan, mi ha aiutato tantissimo. Ho veramente capito molto presto che avrei potuto vincere, ma gli altri mi stavano a ruota. Sull’ultima salita soffrivo moltissimo, ma ho visto che abbiamo preso un buon vantaggio. Non è stato facile stare sulla ruota di Covi nei tratti più duri”.
L’ordine di arrivo dell’11a Tappa:
1. Mauro Schmid 4h01’55”
2. Alessandro Covi +1”
3. Harm Vanhoucke +26”
4. Dries De Bondt +41”
5. Simon Guglielmi +41”
6. Enrico Battaglin +44”
7. Roger Kluge +1’23”
8. Francesco Gavazzi +1’37”
9. Taco van der Hoorn +1’43”
10. Lawrence Naesen +1’59”
11. Egan Bernal +3’09”
12. Emanuel Buchmann +3’12”
13. Aleksandr Vlasov +3’32”
14. Damiano Caruso +3’35”
15. Simon Yates +3’35”
Con le salite vere che devono ancora arrivare, tra gli avversari di Bernal l’unico sotto il minuto è Vlasov. Ecco la classifica generale dopo l’11a tappa:
1. Egan Bernal 42h35’21”
2. Aleksandr Vlasov +45”
3. Damiano Caruso +1’12”
4. Hugh Carthy +1’17”
5. Simon Yates +1’22”