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Gp Barcellona, Meda scatenato al traguardo: Martinator è tutto vero, è tutto vero animo sensibile

Il telecronista di Sky all'ultimo racconto stagionale del motomondiale tra iperboli, tormentoni e passione dopo un duello entusiasmante

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

“Gas a martello! Giù la testa nella carena”, “Tutti in piedi sul divano”, “Bagnaia c’è”, “Dopo il semfaforo scatenate l’inferno”: ultima gara stagionale nel motomondiale e per Guido Meda è stata l’occasione di rispolverare tutti i tormentoni che lo hanno reso celebre anche per chi non ha mai visto tutta una gara. Il telecronista di Sky, oggi in chiaro anche su Canale 8, è stato uno spettacolo nello spettacolo nei 24 giri del Gp di Barcellona che ha chiuso l’anno della Motogp.

Meda in apnea per due minuti

Pronti via e già si urla: una raffica di nomi, di curve, di marchi in apnea subito dopo il via: due minuti senza prender fiato per raccontare l’attacco di Bastianini su Marquez e prima di tornare a respirare, ma si riprende subito, spalleggiato dal più pacato Mauro Sanchini. Il primo ‘Oooh” arriva al primo sorpasso e quando Aleix Espargaro va ad attaccare Bagnaia: “mamma mia come si muoveva il suo posteriore, va detto che aveva giurato fedeltà al suo ex compagno”.

L’andamento della corsa senza troppi sussulti nei primi giri attenua la verve del telecronista che si riprende a metà corsa: “Attenzione, attenzione Marquez ha l’opportunità di entrare su Bagnaia: brivido!”.

I brividi nel finale

Bisogna aspettare gli ultimi giri di una gara oggettivamente poco entusiasmante per ritrovare il miglior Meda: “Noooo, largo Aleix Espargaro, no, la telecamera inganna”. E poi: “tre giri per Bagnaia, tre giri per Martin per quella stairway to Heaven che solo i grandi come Rossi o Marquez hanno scalato“.

Il gran finale è un crescendo

Meda si scatena all’ultimo giro ed arriva un peana: “Martin è all’inizio del più meraviglioso respiro della sua carriera, una sinfonia straordinaria, un coro di battaglie. E’ l’ultimo giro di Bagnaia da campione del mondo, è in giro al suo Everest dove si vede il suo Panorama. Non dicono niente e dicono tutto gli occhi di Martin dietro la visiera, sta diventando campione del mondo, ragazzi campione del mondo per poi buttarsi nelle braccia della sua famiglia che ha avuto tanti problemi anche finanziari”. Poi l’exploit: “Ce l’ha fatta per davvero, sì Martinator, è tutto vero Martinator, è tutto vero animo sensibile, la battaglia è stata vera, ti puoi godere questo momento”.

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