“Questa Nazionale è un simbolo di unità dell’Italia. E’ il risultato di un’equazione semplice e straordinaria allo stesso tempo: è cuore, più anima e coraggio. Il concetto di bellezza di cui parlavo è il risultato di questa equazione”. Così il presidente della FIGC Gabriele Gravina al termine del consiglio federale odierno. “Tutto il Club Italia ha lavorato su un progetto straordinario, il risultato più bello non è la finale ma tutto ciò che quel risultato sta portando al Paese. C’è un concetto di unità che emerge: tutti gli italiani avevano bisogno di un collante che oggi è dato da questi ragazzi che stanno tracciando e disegnando dall’11 giugno”.
Poi Gravina ha parlato della possibilità di riaprire al 100% gli stadi: “Riapertura degli stadi al 100%? Forse avremmo dovuto essere più accorti in questa fase, ma mi sono adeguato a una richiesta molto convinta della Serie A. Se dovessi pensare che la mia richiesta al 100% fosse fondata non sarei onesto. La Lega di A all’unanimità ha chiesto una partecipazione totale al processo. Abbiamo iniziato a discutere sull’esigenza di avere la riapertura totale, ho mandato una richiesta alla Vezzali dando la disponibilità nell’adottare i protocolli che il Cts riterrà opportuno adottare in linea anche con l’andamento tra calo dei contagi e incremento costante della politica vaccinale. La riapertura al 100% sarà oggetto di valutazione da parte del Cts. Sarebbe un dramma partire al 100% e tornare dopo 20 giorni alla chiusura. Mi ero preoccupato per una progressione attenta per portare a casa il miglior risultato. La questione ‘gioco o non gioco’ riguarda i soggetti coinvolti, per me lascia il tempo che trova”.