Dopo il ko subito nel derby contro lo United, il City riprende la sua marcia trionfale verso il titolo di Premier League, strapazzando per 5-2 il Southampton. Altri tre punti, la solita pioggia di goal, 14 punti di margine sul secondo posto. Tutto perfetto. O no?
Non tutto…perché nel post partita, a sorpresa, Pep Guardiola si è molto arrabbiato. Il motivo? Un calcio di rigore non concesso per un intervento apparentemente irregolare del portiere McCarthy su Foden, quando il punteggio era fermo sull’1-1.
Il gioiello del City ha tentato in ogni modo di rimanere in piedi nonostante il contatto, senza crollare a terra come avrebbero fatto molti suoi colleghi, e il penalty non è stato assegnato: né dal direttore di gara, Jon Moss, né dalla VAR. Un’inezia in una partita così, penserà qualcuno. E invece, apriti cielo. “Il rigore non concesso è incredibile – ha detto Guardiola in conferenza stampa, citando poi altri episodi controversi degli ultimi giorni – Non ho capito il goal annullato al Fulham contro il Tottenham, e non ho nulla contro il Tottenham. Non ho capito il rigore non concesso all’Arsenal contro il Burnley. E non ho nulla contro il Burnley o Sean Dyche. Forse un giorno ci spiegheranno le norme che regolamentano il VAR, specialmente per quanto riguarda i falli di mano. Forse ci spiegheranno perché uno è rigore e un altro no”.
Davvero molto contrariato il tecnico dei “citizens” che non punta il dito contro l’arbitro bensì contro la tecnologia: “L’arbitro può anche non vedere, il guardalinee può anche non vedere, ma se il VAR non vede è perché si vuole rendere la Premier League più competitiva da qui alla fine della stagione “.
Un mantra Guardiola aveva già snocciolato, praticamente pari pari, nell’intervista flash rilasciata a ‘Sky Sports UK’ appena dopo il 90′. “Un arbitro può commettere un errore: ecco perché esiste il review. Ma come si fa a non fischiare il rigore in quest’azione? Non capisco. Non capisco l’episodio del Fulham, dell’Arsenal, i falli di mano… Ok, abbiamo vinto 5-2, ma in quel momento eravamo sull’1-1. Sapete che per tanto tempo, quattro-cinque anni, non mi sono mai lamentato degli arbitri. Ma quell’azione è veramente in-cre-di-bi-le. In-cre-di-bi-le “.
Poco male. Il vantaggio del Manchester City sul Manchester United secondo in classifica, diminuito dopo il successo dei Red Devils domenica scorsa, è tornato a farsi particolarmente consistente: 14 lunghezze. E dunque, con ogni probabilità, nessuno riuscirà a rendere la Premier League 2020/2021 più competitiva. Nemmeno il VAR.