Un’immagine difficile da vedere. Pep Guardiola si presenta ai microfoni dopo la gara tra il suo Manchester City e il Feyenoord pieno di graffi. Un pareggio per il tecnico spagnolo che sta vivendo il primo vero momento di crisi di una carriera in cui ha vinto praticamente tutto.
Guardiola e i tagli autoinflitti
Dopo la gara con il Feyenoord, Pep Guardiola si presenta ai microfoni per le consuete interviste con tanti tagli sul volto e prova a minimizzare: “Si me li sono fatti con le dita, volevo farmi del male”. Parole che però non possono passare inosservate e sul tema è stato lo stesso tecnico a tornare per provare a chiarire: “Sono stato colto di sorpresa da una domanda alla fine di una conferenza stampa. La mia risposta non intendeva in alcun modo sminuire l problema molto serio dell’autolesionismo. So che molte persone lottano ogni giorno con problemi di salute mentale”.
Ma i gesti e i tagli restano, come resta la sensazione che in questo momento difficile il tecnico del City sia ricorso probabilmente in maniera inconscia a un atto che ha messo in evidenza tutta la sua frustrazione e il senso di impotenza di riuscire a risolvere. Non è la prima volta che avviene nel mondo dello sport e forse non sarà l’ultima.
I gesti di rabbia di Rublev
Nel corso della stagione del tennis uno dei casi di cui si è discusso maggiormente è stato quello del tennista Andrey Rublev. Il russo è uno dei migliori al mondo ma fa una fatica terribile a gestire i momenti di grande tensione in campo. Nel corso dell’anno è capitato più di una volta che i suoi comportamenti siano finiti al centro della polemica. Se a Dubai era stato squalificato per una parola di troppo nei confronti di un giudice di linea, quello che ha scioccato maggiormente sono gli atti di rabbia che il russo ha scatenato su se stesso. In più di un’occasione infatti per sfogare la sua frustrazione il giocatore si è preso a racchettate sulle gambe finendo anche per prodursi delle ferite. L’ultimo episodio è avvenuto in occasione del Masters 1000 di Parigi.
Il caso Kelly Holmes
Le ferite autoprovocate da Pep Guardiola hanno fatto discutere portando al centro dell’attenzione il tema della salute mentale e dell’autolesionismo nel mondo dello sport. Uno dei casi che viene sempre citati in queste occasioni è quello relativo alla campionessa inglese Kelly Holmes che ad Atene 2004 ha conquistato l’oro negli 800 e nei 1500 ma è stata la stessa campionessa a parlare anche dei momenti negativi vissuti nel corso della sua carriera e in particolare dopo un infortunio. Per frustrazione ha cominciato a farsi dei tagli con le forbici per “contare” i giorni in cui non si poteva allenare.