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Guerra Israele, l’odissea del nazionale boliviano scappato dall’orrore, morta nuotatrice israeliana

Il viaggio estenuante di un nazionale boliviano per sfuggire alla guerra e raggiungere il ritiro. Israele piange la nuotatrice Nimri, uccisa a 22 anni

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La guerra in Israele scoppiata in seguito all’attacco di Hamas fa emergere ogni giorno storie drammatiche. Che investono inevitabilmente anche il mondo dello sport. Come l’odissea per lasciare il Paese vissuta da un calciatore boliviano che gioca nel Maccabi Bnei Reineh o la tragedia della giovane nuotatrice israeliana uccisa vicino alla striscia di Gaza.

Guerra Israele, l’odissea di Henry Vaca per giocare con la Bolivia

Henry Vaca è un centrocampista offensivo in forza al Maccabi Bnei Reineh che ha impiegato due giorni per rispondere alla chiamata della nazionale boliviana, impegnata nelle qualificazioni al Mondiale 2006. L’avventura del 25enne è iniziata domenica, poche ore dopo i primi attacchi sferrati da Hamas con il lancio di migliaia di missili.

Dopo aver viaggiato in auto da Haifa a Tel Aviv, Vaca è riuscito a prendere un aereo per la Spagna. Da Madrid, poi, volato a Lima, in Perù. Quindi è stato costretto a un altro volo per raggiungere la Bolivia e unirsi al gruppo della sua nazionale.

Il nazionale boliviano non sa se tornerà a giocare in Israele

Vaca ha spiegato che ha fatto di tutto pur di indossare la maglia della sua nazionale e fornire il suo contributo alla Bolivia, ancora ferma a zero punti nelle qualificazioni sudamericane per il Mondiale del 2026 dopo i ko contro Brasile e Argentina.

Per quanto riguarda il futuro, al momento è tutto incerto. “Sì, tornare è nella mia mente. Ma spero che le cose migliorino: ora è complicato, bisogna aspettare”. Dunque, il classe 1998 di Santa Cruz de la Sierra è in attesa di capire gli sviluppi di una guerra che ha già causato più di mille vittime.

Gli attacchi di Hamas hanno causato la morte di una nuotatrice

Si chiamava Eden Nimri, la nuotatrice israeliana morta a Nahal Oz, vicino alla striscia di Gaza. Cresciuta in una famiglia di nuotatori, aveva solo 22 anni ed era una tenente delle Forze di difesa israeliane (IDF), nonché comandante di un’unità di droni.

Ha rappresentato il suo Paese a livello internazionale ai Campionati Europei Juniores di nuoto in acque libere del 2018, classificandosi 30esima, mentre la sua ultima gara ufficiale risale al dicembre 2019 in occasione dei campionati israeliani di nuoto in vasca corta. “Era una ragazza straordinaria: puntava sempre in alto, fissava degli obiettivi e li raggiungeva” ha commentato la Israel Swimming Association.

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