Sei gol segnati negli ultimi tre giorni: Erling Haaland ancora una volta ha provato a superare sé stesso, riuscendoci. Anche se ormai i record del norvegese e il suo score sono già di per sé ai limiti del surreale, il classe 2000 sta riscrivendo la storia a soli vent’anni.
Con la doppietta segnata al Brugge, l’attaccante del Borussia Dortmund ha toccato quota 16 gol in 12 partite di Champions League. Nessuno è mai riuscito a fare meglio di lui. Polverizzato il record di van Nistelrooy. Soltanto in due gare in Europa il norvegese non ha trovato il gol, contro Liverpool e PSG.
I paragoni con i top sono quasi impietosi: Leo Messi per segnare 16 goal ci ha impiegato 29 partite, Cristiano Ronaldo ce ne ha messe 53. Haaland, invece, ce ne ha messe soltato 12, giocando con costanza tra i professionisti giusto per poco più di un anno. La doppietta contro il Brugge ha portato il norvegese a un nuovo livello. E stavolta Favre li ha contati bene, dopo il siparietto contro l’Hertha Berlino.
Il 2020, d’altro canto, è stato il suo anno: da quando è arrivato al Borussia Dortmund ha segnato 33 gol in 31 partite in tutte le competizioni, cui ha aggiunto anche 6 reti con la Norvegia. Totale: 39. Più gol che partite giocate in tutto l’anno.
L’ex Salisburgo ha iniziato la stagione con il turbo, segnando 17 gol in 13 partite, 10 dei quali in Bundesliga. Uno in meno di Robert Lewandowski, al quale ora il classe 2000 spera di soffiare il trono di capocannoniere del massimo campionato tedesco. Il duello a distanza è già iniziato.