Una stagione non certo esaltante quella che sta vivendo Daniel Ricciardo sul sedile della sua McLaren.
Il pilota australiano infatti, nonostante abbia un contratto in essere con la McLaren che scadrà solo a fine 2023, sembra vedere il proprio sedile sempre in bilico. Nonostante le tante rassicurazioni ottenute dai vertici del team, le voci su un suo imminente addio al team papaya non si placano, complici propri i risultati piuttosto negativi fin qui ottenuti.
A partire dall’addio con la Red Bull a fine 2018 il 33enne di Perth ha corso per Renault e McLaren, alternando alcuni risultati importanti a battute d’arresto sconcertanti per un pilota del suo talento.
Eppure stiamo parlando di un pilota capace nel 2014 di stupire il circus della F1 e soli tre anni dopo di battere nettamente in Red Bull Max Verstappen. Ma qui sta proprio la differenza tra i due piloti, secondo il pensiero di Helmut Marko. Max Verstappen ha avuto una crescita esponenziale, ci ha creduto ha lottato e ce l’ha fatta. Nel 2018 invece, Daniel Ricciardo scelse di non rinnovare il contratto con il team austriaco, proprio a causa della presenza di un altro fenomeno come Verstappen in scuderia.
“L’entrata in scena di Max è stato un punto critico della sua carriera“, ha detto Marko, riferendosi a Ricciardo, in un’intervista rilasciata al sito Red Bulletin. “Al posto di lottare, confrontarsi e sfidarsi, Daniel ha preferito allontanarsi. E sapete tutti, cosa è successo dopo”.
Marko non va giù leggero e non ha risparmiato qualche commento pungente anche su altri due piloti transitati in passato per Milton Keynes e ancora orbitanti all’interno della galassia Red Bull: Alexander Albon e Pierre Gasly. “Alex è molto veloce, ma mi chiedo se sia troppo gentile. E per quanto invece riguarda il vincitore del GP d’Italia 2020? “Alla Red Bull ha perso contro Max. Ha cercato scuse invece di affrontare i propri errori“.