Dagli esordi con il River Plate al presente nell’Inter Miami, passando per il Real Madrid e per tanti anni vissuti in Serie A. Stiamo parlando di Gonzalo Higuain , attaccante tra i migliori degli ultimi 20 che è stato ospite della ‘Bobo Tv’.
Nel raccontare il suo percorso, si è soffermato sui motivi che lo hanno spinto ad approdare in America lasciando così il calcio che conta.
“Non trovavo la grinta giusta e la serenità fuori dal calcio. Non avevo più niente da dare. Un mio grande amico come Buffon mi ha detto: “Se non senti più quel fuoco dentro in allenamento, se non senti più la grinta per essere ad alti livelli, devi andare”. Il calcio mi ha dato tanto ma era il momento di dire basta e trovare una gioia e un divertimento e un calcio nuovo in una città che mi ha sorpreso perché meravigliosa”.
In un calcio in cui quello del centravanti è tra i ruoli più dibattuti, tra falsi e veri ‘nueve’, Il Pipita ha raccontato come ha interpretato il suo ruolo in alcune sue esperienze passate.
“Al Real ero punta centrale. Al Napoli ho aiutato di più la squadra. Alla Juve quasi finivo da centrocampista centrale… Con il passare degli anni mi sono completato: il centravanti che mi piace è quello che fa anche assist”.
Tra le sue stagioni migliori spicca la 2015/16, quando ha trascinato il Napoli in un entusiasmante duello scudetto con la Juventus chiuso però con l’ennesimo successo bianconero. Un’annata comunque straordinaria per lui, che in quell’estate è andati vicino a lasciare il Napoli.
“Maurizio mi ha chiamato nel suo ufficio e con cinque minuti mi ha convinto. Mi ha parlato e ho chiamato mio fratello e gli ho detto: “Resto”. E mi ha fatto fare 36 gol. Lui è stato un grande maestro per me in un momento particolare”.
Un Higuain che quindi si è raccontato senza peli sulla lingua regalando al pubblico qualche curiosità sulla sua carriera e dando un giudizio – essendo un esperto del settore – su cosa deve fare il centravanti nel calcio di oggi.