E’ ufficiale: accolto il ricorso del Milan al Tas, rossoneri in Europa League nella prossima stagione.
L’Atalanta dovrà giocare i preliminari, resta fuori la Fiorentina.
Fino a oggi l’Uefa era stata sempre stata molto severa con il Milan, bocciando tutti i ricorsi fatti dai rossoneri fino a oggi. La prima volta con il voluntary agreement nel dicembre del 2017, poi la negazione del settlement agreement a maggio scorso.
L’Uefa ha tenuto come motivazione base il passivo in bilancio da 121 milioni del triennio 2014-2017. Inoltre è stato ritenuto poco credibile il piano aziendale che si basava su ingenti redditi derivati dal business cinese, con un risultato difficile da raggiungere nei mesi successivi.
Il Milan ha deciso di portare un numero superiore al previsto di testi per fare valere le sue ragioni, provando anche con dei consulenti esterni per convincere il Tas a cambiare quanto deciso dalla Uefa.
“A Losanna funziona così: ogni squadra ha un suo arbitro personale. Quello del Milan, scelto dal club rossonero come proprio ‘rappresentante’ è Pierre Muller, un ex giudice svizzero oggi avvocato. È esperto di questioni economiche e non troppo di contenziosi al Tas. Le sue competenze in materia di conciliazione lo hanno portato a essere designato come mediatore in transazioni delicate e dossier complessi. Si è laureato (con lode) in legge a Losanna nel 1993 e poi specializzato – anche – in diritto sportivo e arbitrati al Tas” ha scritto la Gazzetta dello Sport.
Il fondo Elliott, a differenza della vecchia proprietà, è una compagnia internazionale con sedi a Londra e New York e un fatturato annuo di 34 miliardi di dollari. In questi giorni ha immesso subito 50 milioni di euro di equity per stabilizzare finanziariamente la società, tutte prove che su cui il Milan punterà nella propria memoria difensiva ed esporrà nel faccia a faccia con i giudici del Tas.
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