C’è un’incognita tra le tante nell’inchiesta che coinvolge la Juventus, soprattutto per quel che riguarda il nuovo filone d’indagini sportive sul conto del club bianconero: la manovra stipendi. Si attendono i deferimenti di Chiné, il procuratore Figc, che dovrebbero arrivare al più tardi nei primi giorni della prossima settimana. A quel punto scatterà una corsa contro il tempo che dovrebbe concludersi entro questa stagione, ma che potrebbe abbracciare anche la prossima.
- Juve, il cronoprogramma della seconda inchiesta sportiva
- Penalizzazioni, perché il rischio slittamento è concreto
- Il rischio della Juve: condizionato anche il prossimo anno?
Juve, il cronoprogramma della seconda inchiesta sportiva
È un articolo del quotidiano La Repubblica a fare il punto della situazione sul nuovo procedimento che riguarda la Juventus, con l’illustrazione dettagliata del cronoprogramma giudiziario. Si legge nel pezzo, firmato da Matteo Pinci: “Non è detto che le sanzioni avranno effetto su questo campionato”. C’è da fare i conti, infatti, “tra i tempi per le memorie delle difese (15 giorni), il deferimento e quelli per fissare il processo sportivo al Tribunale federale (fino a 30 giorni)”. Si arriverà, dunque, a maggio inoltrato. E in caso di ricorso – quasi certo – al Collegio di Garanzia presso il Coni, si potrebbe arrivare a estate inoltrata.
Penalizzazioni, perché il rischio slittamento è concreto
Non è detto che il terzo grado di giudizio si completi entro il 30 giugno, data ufficiale di chiusura dell’attuale stagione sportiva. Ma ci si potrà spingere oltre per un periodo limitato di tempo. Al limite, anche procedendo con una “X” nella compilazione del prossimo campionato di serie A, che prenderà il via il 20 agosto. Quella è la vera data limite. Entro metà agosto sarà completata tutta la trafila giudiziaria? Vero è che i processi sportivi sono molto più rapidi di quelli ordinari, ma il “rischio” che gli strascichi si trascinino anche nella prossima stagione è concreto.
Il rischio della Juve: condizionato anche il prossimo anno?
C’è un’altra questione: “spalmare” le eventuali sanzioni non è detto che sia un bene per la Juve. Le pene, infatti, devono essere afflittive. Il club bianconero ha già sul capo il -15 per il caso plusvalenze, che potrebbe costare alla squadra di Allegri la qualificazione alla prossima edizione della Champions (per la quale, in ogni caso, bisognerebbe fare i conti anche con le possibili sanzioni Uefa). Il rischio è che anche il prossimo campionato possa essere condizionato da una penalizzazione consistente. Partire col segno meno potrebbe pregiudicare sin dall’inizio anche la prossima annata dei bianconeri.