Era nell’aria da diverso tempo, ma ora è ufficiale: Ciro Santoriello, pm dell’inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus ha deciso di farsi da parte e astenersi dal giudizio. La decisione, dopo le infuocate polemiche sorte in seguito ad alcuni video che ritraevano il Pubblico ministero della Procura di Torino, tifoso del Napoli, lasciarsi andare a frasi anti-juventine.
- Santoriello lascia l'inchiesta Prisma
- Santoriello lascia: le parole della procuratrice Loreto
- La nota dell'Ansa
- Le frasi anti-Juve di Santoriello
- Juve, i prossimi passi dell'inchiesta
Santoriello lascia l’inchiesta Prisma
Ciro Santoriello passa la mano. Non sarà più il pm dell’accusa che si occupa della Prisma, l’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Torino che vede coinvolta la Juventus e il suo ex piano apicale, tra cui, l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene, accusati di aggiotaggio e falso in bilancio.
Santoriello lascia: le parole della procuratrice Loreto
Così la procuratrice capo di Torino, Annamaria Loreto, a cui per prima il pm Santoriello ha comunicato l’intenzione di lasciare l’inchiesta:
“Ho preso atto della sua astensione apprezzando grandemente il suo alto senso istituzionale, la sua lealtà e il suo attaccamento all’ufficio, che l’hanno portato ad assumere questa decisione”.
La nota dell’Ansa
A rivelare la decisione del pubblico ministero è l’Ansa che scrive:
Il pubblico ministero Ciro Santoriello, della procura di Torino, ha deciso di astenersi dal sostenere l’accusa nel processo alla Juventus. La decisione è stata presa dopo le polemiche delle scorse settimane intorno ai video, risalenti ad alcuni anni fa, in cui si professava, tra l’altro, tifoso del Napoli. La procura continuerà ad essere rappresentata dagli altri due magistrati del Pool, tra cui il procuratore aggiunto Marco Gianoglio.
Le frasi anti-Juve di Santoriello
La scelta di Santoriello di lasciare l’incarico arriva a seguito delle polemiche che lo hanno investito dopo la diffusione di alcuni video risalenti al 2019, quindi due anni prima dell’inizio dell’inchiesta, che lo ritraevano pronunciare inequivocabili frasi anti-juventine. Nel primo filmato, il pm si era lasciato andare a un:
Io lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso è importante il Napoli, come pubblico ministero sono antijuventino, contro i ladrocini in campo e mi è toccato scrivere archiviazioni.
Nel secondo video, invece, prendendo parte a un convegno specialistico, il magistrato aveva tirato in ballo i bianconeri commentando l’eventualità di doversi pronunciare su determinati delicati argomenti:
un auspicio che è assolutamente irrealizzabile al pari, per esempio, della Juventus che vince la Coppa dei Campioni.
Juve, i prossimi passi dell’inchiesta
Santoriello non sarà, dunque, tra i protagonisti che il prossimo 27 marzo vedranno il Giudice per le indagini preliminari, Marco Picco, decidere in merito alla richiesta di rinvio a giudizio per la Juve, intesa come persona giuridica, e i suoi ex dirigenti. Tra i reati contestati: false comunicazioni sociali, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, manipolazione del mercato e dichiarazione fraudolenta.
In merito al ricorso bianconero contro la sentenza della corte federale della FIGC, come riportato l’Ansa, la seduta del Collegio di garanzia del Coni dovrebbe riunirsi il prossimo 19 aprile