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Juventus, inchiesta Prisma: nuove accuse ad Agnelli dall'ex consigliera indipendente

Daniela Marilungo si dimise tre giorni prima del cda: ai magistrati ha raccontato di aver ricevuto pressioni dal presidente bianconero per l’approvazione del bilancio

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Prima delle dimissioni dell’intero cda della Juventus Andrea Agnelli avrebbe fatto pressioni sui consiglieri perché venisse approvato il bilancio del club. L’accusa che sembra aggravare la posizione dell’ex presidente bianconero viene da Daniela Marilungo, ex consigliera indipendente della società, nella deposizione davanti ai magistrati della Procura della Repubblica di Torino dello scorso 12 gennaio.

Juventus, l’ex consigliera ascoltata 8 ore dai magistrati

Le parole di Daniela Marilungo, consigliera indipendente che fu la prima a dimettersi lo scorso 25 novembre (tre giorni prima del resto del cda della Juventus), sono contenute nel faldone integrativo di circa mille pagine consegnato dalla Procura di Torino al Gup in merito alla cosiddetta inchiesta Prisma: il 27 marzo è fissata l’udienza preliminare per i 12 indagati tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici (ora d.s. del Tottenham) e l’avvocato Cesare Gabasio. La Marilungo fu ascoltata dai magistrati lo scorso 12 gennaio per ben 8 ore: alcuni stralci della sua deposizione sono stati pubblicati oggi da Repubblica e Corriere della Sera.

Juventus, le accuse della Marilungo ad Agnelli

Nelle sue dichiarazioni, Marilungo afferma di aver subito pressioni da parte dei vertici della Juventus per la rapida approvazione del progetto bilancio varato il 23 settembre. “Se il consiglio non depositava il bilancio non ci potevamo iscrivere ai campionati – afferma l’ex consigliera -. La spada di Damocle che tutti ci rappresentavano era questa dell’iscrizione alle varie competizioni sportive”. “Prima la deadline doveva essere a novembre, poi venne fuori che si poteva fino a giugno 2023. La nostra preoccupazione (degli indipendenti nel cda, ndr) aumenta, ci hanno più volte rappresentato come queste conseguenze sportive potessero impattare sulla continuità aziendale”.

A questo punto i magistrati chiedono a Marilungo chi premeva per l’approvazione di un bilancio che gli inquirenti ritengono contenere gravi irregolarità. “Il presidente Andrea Agnelli, è chiaro”, la risposta di Marilungo.

Juventus, la consigliera all’oscuro della manovra stipendi

L’ex consigliera riferisce ai magistrati anche di aver richiesto più volte di entrare in possesso dei documenti riguardanti le indagini della Procura di Torino, ma che la Juventus non glieli ha mai forniti. “Sono migliaia di pagine, vuoi leggerle tutte?”, la risposta che le venne data.

Inoltre, Marilungo afferma di essere sempre rimasta all’oscuro della cosiddetta manovra stipendi, ovvero la scrittura privata Chiellini-Agnelli relativa al 2020 e le side letters del 2021: “Non ho mai ricevuto dalla Juventus questi documenti”, afferma Marilungo. In seguito alle pressioni e alla opacità delle risposte da parte della dirigenza, la consigliera decise di dimettersi il 25 novembre: una decisione seguita da un pianto liberatorio ma anche dalle chiamate della Juventus che le chiedeva di ritirare le dimissioni.

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