Sono settimane importanti per il presente e il futuro della Juventus, chiamata a difendersi all’esterno del rettangolo di gioco, nell’ambito del processo penale dell’Inchiesta Prisma. Dopo aver chiuso i conti con la giustizia sportiva, lo sviluppo della famigerata “manovra stipendi” ha spinto i legali del club bianconero a richiedere lo spostamento di tale processo da Torino a Milano, per ridiscutere le presunte violazioni contabili e il falso in bilancio. È arrivata una prima, piccola, vittoria per la Juve, che nel frattempo attende anche la sentenza UEFA e la probabile squalifica dalle coppe europee.
- Processo Juve spostato da Torino a Milano: il motivo
- Le reazioni social dei tifosi allo spostamento del processo
- Verdetto Uefa sulla Juve: si va verso un anno di squalifica
Processo Juve spostato da Torino a Milano: il motivo
La Procura Generale della Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla richiesta presentata dai legali della Juventus, da Andrea Agnelli in giù, non ostacolando lo spostamento del procedimento a carico dei bianconeri da Torino a Milano. Perché tutto questo? Nel capoluogo lombardo ha sede la Borsa, obiettivo delle presunte violazioni contabili e dell’accusa di falso in bilancio, perché è lì che è nato l’eventuale reato.
Il Tribunale e la Procura di Torino non sono competenti per il Procuratore Generale della Cassazione, si legge su Tuttosport. Nella sua requisitoria, il PG ha così accolto le richieste degli avvocati della Juve, rifilando un duro colpo ai pm torinesi, che lavoravano su questa inchiesta sin dall’autunno 2021. Il giudice della Corte di Cassazione si esprimerà il prossimo 6 settembre, data cerchiata in rosso sul calendario bianconero.
Le reazioni social dei tifosi allo spostamento del processo
Come spesso accade, i social network rappresentano un importante specchio a cui rivolgersi, soprattutto se l’obiettivo è cogliere immediatamente le reazioni della gente e, in questo caso, dei tifosi di tutta Italia. Ironia e sconcerto sono i sentimenti che prevalgono anche nei commenti che accompagnano il post pubblicato su Twitter questa mattina da Giovanni Capuano, prestigiosa firma di Panorama che è stato subito “beccato” dai supporters che “odiano” sportivamente la Juventus.
La requisitoria del Procuratore Generale della Corte di Cassazione dà ragione agli avvocati della Juventus: il processo penale sull’inchiesta Prisma verso lo spostamento a Milano perché Torino non è competente. Il verdetto ci sarà il 6 settembre, ma la pronuncia di ieri è un passo importante per i legali bianconeri. Le carte saranno rivalutate dalla Procura di Milano per poi andare, eventualmente, a una nuova udienza preliminare.
La reazione degli “avversari” dei bianconeri, sui social, non si è fatta attendere.
La notizia qual è? Torino o Milano ci sarà un processo penale… Grottesco leggere di “Vittoria…”, ormai si esulta anche per queste cose…
Questo il tenore della maggior parte dei commenti arrivati sotto alla foto della pagina di Tuttosport dedicata all’Inchiesta Prisma e all’accoglimento della richiesta dei legali della Juventus. Il processo va verso lo spostamento a Milano, non si farà a Torino.
Ma il falso in bilancio, false comunicazioni sociali… A Milano non sono reati?
E dai toni piuttosto duri dei sostenitori rivali, c’è anche chi difende con le unghie e con i denti la Juventus, la propria squadra del cuore.
Cos’è gente antijuventina, cominciate a preoccuparvi? Ma no, a voi non ve ne frega niente di processi, punti di penalità, perdite di 100 di Milioni di Euro, a voi basta godere dei problemi della Juve. Che comunque rimane un’azienda calcistica con patrimonio netto e credito bancario, più sano di tutte le società di Serie A. Come progetti di crescita la Juventus è avanti di 10 anni rispetto a tutti. Fatevene una ragione, però purtroppo per voi antijuventini, non esistono cure.
Insomma, il classico bar dello sport che si sposta sui social, al pari di un processo destinato a trasferirsi a Milano, lasciando Torino.
Verdetto Uefa sulla Juve: si va verso un anno di squalifica
Sale l’attesa anche per il verdetto della UEFA, chiamata a prendere una decisione sulla Juve dopo i fatti che hanno caratterizzato l’ultima stagione sportiva, tra caso plusvalenze e manovra stipendi. Il patteggiamento del club bianconero, che ha trovato un accordo con la FIGC, dovrebbe rendere meno pesante la mano di Ceferin, rispetto alle primissime intenzioni del massimo organo politico del calcio continentale.
Si va verso un anno di stop. La Juventus, salvo sorprese, non parteciperà alla Conference League 2023-24, in virtù di un “Ban” che la escluderà fino a giugno 2024 da tutte le competizioni europee. Una soluzione “accettabile” per Giuntoli e i suoi uomini, considerando che si vuole salvaguardare a tutti i costi un’eventuale qualificazione alla Champions League 2024-25, fondamentale per il bilancio e per le casse dei bianconeri. Ad oggi, appare difficile che la Juve possa cavarsela con un’ammenda salatissima, partecipando comunque alla Conference.
Entro sabato 15 luglio dovrebbe arrivare il verdetto UEFA, ma non è escluso un ulteriore slittamento all’inizio della prossima settimana. Sono le ultime ore di attesa in casa Juventus.