Finisce al terzo turno l’avventura di Matteo Berrettini al torneo di Indian Wells. Come a Dubai, “The Hammer” deve inchinarsi a un ritrovato Stefanos Tsitsipas, che si porta avanti 4-1 nei confronti con l’ìtaliano e avanza speditamente verso gli ottavi di finale. Un’ora e sette minuti per griffare la partita. Per Berrettini una prestazione al di sotto delle aspettative, in risposta e anche al servizio, arma meno efficace rispetto ad altre circostanze. Per Tsitsipas, invece, una prova da incorniciare: sembra tornato quello dei giorni migliori.
- Berrettini-Tsitsipas: break fatale al secondo gioco
- La reazione di Berrettini è sterile: vince il greco
- Paolini e l'ammissione dopo gli stenti con Jovic
Berrettini-Tsitsipas: break fatale al secondo gioco
Nel primo set la differenza la fa il break subito da Matteo al secondo gioco. Il romano aveva vinto al sorteggio e ha scelto di ricevere, ma dopo aver perso nettamente il primo game ha subito ceduto il servizio al suo avversario, che ha sfruttato la seconda delle due palle break guadagnate sul 15-40. Vantaggio capitalizzato da Tsitsipas fino alla conquista del set, gestendo senza alcun affanno i propri turni di battuta: 6-3 il finale.
La reazione di Berrettini è sterile: vince il greco
Nel secondo set è Berrettini a partire al servizio, ma dopo aver tenuto – anche un po’ a fatica – tre turni di battuta, “The Hammer” cede nel settimo gioco ed è il segnale della resa. Tsitsipas, infatti, sfrutta ancora il suo turno di battuta e poi chiude i conti con un altro break. Doppio 6-3, lezione molto severa per un Berrettini che vede frenata la sua crescita, per la seconda volta di fila, dal rigenerato ellenico.
Paolini e l’ammissione dopo gli stenti con Jovic
Intanto prosegue il torneo di Jasmine Paolini, nonostante i clamorosi impacci palesati nel match contro Iva Jovic. “La caviglia è a posto, è meglio tenere la cavigliera qui e a Miami, per precauzione”, la precisazione di Jas sulle sue condizioni. Poi l’ammissione: “Il secondo set è stato un disastro. Ho iniziato a fare tanti errori, mi scappava la palla, insicurezza, nervosismo, è stata dura. Nel terzo mi ripetevo di star positiva, ha funzionato, ma tanti alti e bassi, dovremo limare le cose. Come si affronta un’avversaria che non ha niente da perdere? Cercavo di non pensarci per non mettermi pressione, lei giocava libera, sicuramente lei ha giocato bene, io ho fatto tantissimi errori, l’obiettivo è cercare di eliminarli”.