Ennesima sorpresa a Indian Wells, dove dopo l’eliminazioni di Casper Ruud, Andrey Rublev e soprattutto Alexander Zverev, è arrivata anche quella di Novak Djokovic, praticamente irriconoscibile contro Botic Van De Zandschulp, vincente in 6-2 3-6 6-1. Parte bene invece il torneo di Carlos Alcaraz, che quest’anno va a caccia del terzo titolo consecutivo in California.
- Djokovic irriconoscibile contro Van De Zandschulp
- La dura ammissione di Nole
- Alcaraz parte con il piede giusto
Djokovic irriconoscibile contro Van De Zandschulp
È stato un Novak Djokovic lontanissimo parente dal campione che ha conquistato 24 slam quella ammirata a Indian Wells contro il lucky loser Botic van de Zandschulp, vincente in tre set per 6-2 3-6 6-1. Nole parte malissimo, sbagliando tanto da fondo campo specialmente col dritto e commettendo tanti errori anche quando decide di salire a rete, come quello con la volée di rovescio che concede il primo dei due break che consegnano il primo set all’olandese.
Nel secondo Djokovic sembra risvegliarsi dal sonno profondo nel quale era caduto per avviare la sua rimonta, ma anche in questo set da lui vinto ci sono delle spie di allarme che ci fanno capire che non si tratta del solito Novak. Al momento di servire per il seti serbo infatti si fa strappare la battuta. Fortuna per lui che di break in favore ne aveva due e alla seconda occasione è riuscito ad aggiudicarsi il parziale.
Il terzo set è infatti un assolo di Van De Zandschulp, che dall’1-1 ha conquistato cinque game consecutivi, conquistando il suo ennesimo scalpo importante della carriera. Al prossimo turno l’olandese – che ricordiamo essere stato battuto da Matteo Gigante nelle qualificazioni – affronterà Franicsco Cerundolo in una sfida inedita.
La dura ammissione di Nole
Dopo la partita sono arrivate anche le parole di un Djokovic sconsolato, che senza troppi giri di parole ha fatto capire come per lui ormai sia difficile mantenersi ad altissimi livelli per tutta la stagione, come infatti non gli è riuscito di fare nell’ultimo anno abbondante, spiegando però anche le difficoltà riscontrate a causa dei campi, finiti già più volte nel mirino delle critiche dei giocatori:
“Mi dispiace per lamia prestazione, considerando anche come mi sono allenato. La differenza tra il centrale e gli altri campi è enorme: lì la palla rimbalza più in alto rispetto ad alcuni campi in terra battuta. Ho faticato molto su questo aspetto, non riuscivo a trovare ritmo. Sono deluso, non riuscivo a trovare ritmo. Essere così costante per così tanti anni ti porta ad avere aspettative molto alte su te stesso. Negli ultimi anni, però, le cose sono cambiate per me. Ho fatto fatica a giocare al livello desiderato. Di tanto in tanto riesco a fare qualche buon torneo, ma per lo più è una sfida continua per me. Quindi è così. Nessuno può davvero prepararti a questi momenti. Devi viverli e cercare di affrontarli nel miglior modo possibile”.
Alcaraz parte con il piede giusto
Ben diverso invece l’atteso esordio di Carlos Alcaraz, che qui a Indian Wells va a caccia del suo terzo titolo consecutivo. Lo spagnolo si è sbarazzato in due set durati poco più di un’ora di Quentin Halys con il risultato di 6-4 6-2, frutto di una prestazione quasi perfetta, con un unico momento di difficoltà – superato egregiamente – in occasione di chiudere il primo parziale. Al prossimo turno Carlitos affronterà Denis Shapovalov, battuto nell’unico scontro diretto risalente al Roland Garros 2023.