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Indian Wells, esce anche Paolini e flop Italia. Samsonova non le dà tregua e Jas ammette: "Così è dura"

Con l'uscita di Jasmine Paolini l'Italia perde l'ultima atleta ancora in corsa a Indian Wells. Samsonova domina per un set e mezzo e chiude sul 6-0 6-4

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Hanno ammainato la bandiera tricolore: con l’uscita dal torneo femminile di Jasmine Paolini non c’è più traccia di italiani a Indian Wells, dove l’assenza di Sinner evidentemente s’è fatta sentire più del dovuto. Jas era l’ultima ancora di salvezza: Ljudmilla Samsonova l’ha rispedita indietro con perdite, liquidandola con un 6-0 6-4 che ha messo in mostra una volta di più le difficoltà del momento della garfagnina, che da inizio anno ha fatto fatica a trovare quella continuità di rendimento che nei mesi scorsi l’aveva portata a occupare la posizione numero 4 del ranking.

Un bagel e una reazione illusoria: che brutta botta!

Il bagel subito nel primo set è stato già un segnale di quanto la giornata della toscana non avrebbe raccontato buone nuove. Dominante la russa nell’impedire a Jasmine di entrare in partita, con una lunga sequenza di vincenti che scoraggiano la giocatrice italiana, che recrimina su un doppio fallo che le costa il break nel gioco d’apertura e da quel momento esce mentalmente dal parziale, durato la miseria di 20’.

L’onda lunga in verità dura anche in avvio di secondo set, quando la Samsonova trova il quarto break di giornata, ma quando trova una Paolini un po’ più centrata nei colpi, seppur costretta nuovamente a segnare il passo nel quinto gioco. Una flessione della russa le consente di provare a rientrare in partita salendo sul 4-3, ma non c’è modo di trovare il secondo contro break che le avrebbe potuto consentire di giocarsi tutto al tiebreak. Finisce 6-4 per la Samsonova, con Jasmine che trova appena il 43% di punti con la prima e incassa la terza eliminazione consecutiva agli ottavi dopo quelle di Doha e Dubai.

Jas amara: “Giornataccia, ma non è tutto da buttare”

Spiegare i motivi di una crisi abbastanza inattesa non è semplice, ma a fine partita la toscana non ha voluto cercare alibi, ripensando alle condizioni non ancora al top della caviglia infortunata nel match di Doha contro la Kenin di tre settimane fa. “La verità è che Ljudmilla ha giocato veramente bene e mi ha reso la vita troppo dura. Avrei potuto fare di più soprattutto all’inizio del secondo set, quando ho percepito che lei stesse un po’ calando di colpi, ma non mi ha permesso di trovare il ritmo che avrei voluto trovare. Se spingevo forte mi rimbalzava, poi mi sorprendeva con palle più morbide e faticavo a capirne le intenzioni in anticipo. Giornataccia? Si, anche se di buono c’è che ho provato a restare dentro la partita fino all’ultimo, sperando in un suo calo che pure, a conti fatti, non c’è stato”.

Qualche segnale “positivo” però Jas giura di averlo visto: Cose da aggiustare ce ne sono, ma non è tutto da buttare. Sicuramente dovrò migliorare la mia condizione fisica, perché so di non essere brillante in questo periodo della stagione. Oggi era difficile arginare una Samsonova veramente in grande spolvero, ma so che devo alzare il mio livello”. Miami prossima fermata: con pochi punti da difendere, si può risalire.

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