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Indian Wells: Sinner si tira fuori dai Big 3, Alcaraz ha un nuovo eroe; storie tese tra Medvedev e Rune

Jannik Sinner si prepara alla sfida in semifinale contro Alcaraz che vale anche il ranking numero 2, lo spagnolo salvato dall’uomo delle api che per qualcuno assomiglia a Panatta

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

La semifinale che tutti volevano sta per arrivare. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sfidano per la finale di Indian Wells ma anche per la posizione numero due nel ranking mondiale. Ma gli ultimi match in corso nel deserto californiano sono stati avvincenti grazie agli scontri tra Medvedev e Rune e anche per l’invasione più inattesa di sempre, quella delle api.

Sinner si tira fuori da Big 3

La stampa domanda, Jannik Sinner schiva. Il 22enne italiano sembra non aver paura delle domande che arrivano in un momento in cui sta giocando il miglior tennis della sua giovane carriera. Le 16 vittorie consecutive per iniziare la stagione lo pongono in una classifica che vede solo grandissimi nomi come quelli di Federer, Nadal e Djokovic. Ma Sinner evita qualsiasi tipo di paragoni: “Quando Nole ha vinto 41 partite di fila avevo appena 10 anni e non seguivo molto il tennis. In quel momento sciavo e giocavo a calcio. Conosco le mie statistiche ma non si possono paragonare con quelle dei Big 3 o dei Big 4. Sono a un livello diverso rispetto a quello che loro hanno mostrato negli anni. Sto semplicemente scrivendo la mia storia”.

La sfida contro Carlos Alcaraz

In semifinale Sinner trova sulla sua strada l’amico/rivale Carlos Alcaraz nell’ennesima sfida tra i due “pretendenti al trono”: “E’ sempre divertente giocare contro Carlos. Siamo buoni amici ma in campo cerchiamo solo di dare il 100% e di solito vengono fuori delle belle partite. L’anno scorso contro di lui soprattutto qui ho faticato molto e lui ha giocato molto meglio di me. Ma poi due settimane dopo a Miami l’ho battuto. Tra di noi è così. La nostra rivalità ci ha spinti a crescere e a migliorare”.

Alcaraz: il nuovo eroe che somiglia a Panatta

La partita dei quarti che vedeva contrapposti Carlos Alcaraz e Zverev passerà alla storia soprattutto per l’invasione di api che ha costretto gli organizzatori a interrompere il match nel primo set. Per riuscire a far ripartire la gara è stato necessario l’intervento di un “bel-man”, che nel giro di pochi minuti è riuscito a risolvere la situazione, sprezzante del pericolo e con grande sicurezza; diventando anche idolo della folla presente sul centrale di Indian Wells. E lo stesso spagnolo, scappato di fronte alle api, lo ha elogiato sui social: “Non tutti gli eroi indossano il mantello”. Un messaggio a cui ha riposto anche Paolo Bertolucci che non si è lasciato sfuggire l’occasione: “Assomiglia a Panatta.

Storie tese tra Medvedev e Rune

In semifinale ci sarà anche il russo Daniil Medvedev che continua a essere uno di quelli che viene preso sempre poco in considerazione all’inizio di un torneo ma poi in fondo ci arriva sempre. Anche contro l’emergente Holger Rune, il russo ha vinto in due set e ha dimostrato la consueta solidità di gioco e di prestazione. Ha mostrato però anche il consueto comportamento un po’ rissoso.

L’episodio scatenante contro Rune è stato uno scambio a rete che il norvegese ha vinto scagliando un colpo al corpo del russo, le scuse (non vistose) sono arrivate subito ma Daniil non se ne è accorto. E dopo il punto prima è rimasto a rete a polemizzare con l’arbitro e poi ha fatto un cenno di sfida nei confronti del suo avversario. Una situazione che ha richiesto anche l’intervento del giudice di sedia e che di certo non ha fatto salire gli indici di popolarità di Medvedev.

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