Il pareggio del Benevento contro il Crotone , maturato al 93′ grazie alla rete di Simy, pesa come un macigno sulle sorti della squadra allenata da Filippo Inzaghi . Ai campani serviva nient’altro che una vittoria per alimentare le flebili speranze salvezza da concretizzare, eventualmente, nello scontro diretto conclusivo contro il Torino.
Un peccato veniale quello dei sanniti che, a questo punto, rischia di presentare un conto salatissimo. Avanti 1-0 grazie al sigillo di Lapadula, i giallorossi non hanno saputo trovare la chiave per chiudere a tripla mandata i discorsi, nonostante un Crotone ridotto in 10 dall’espulsione di Golemic.
Al 93′, invece, i fantasmi si traducono nella beffa targata Simy. Per il Benevento sfuma proprio sul più bello l’appuntamento con la vittoria che manca ormai da dieci giornate. Esattamente dal blitz in casa della Juventus, griffato dal colpo risolutore di Adolfo Gaich.
Era il 21 marzo, sembra passata una vita. La storica affermazione di Torino rimarrà l’unica gioia di un girone di ritorno surreale per il club presieduto da Oreste Vigorito . E per trovare un rendimento peggiore bisogna tornare all’edizione della Serie A 2012-2013 dove il Pescara chiuse il lato B del campionato senza raccogliere nemmeno una vittoria.
Ventidue punti nel girone d’andata e dieci nel girone di ritorno . E pensare che a Natale la neopromossa viaggiava al decimo posto solitario in classifica dopo aver battuto il Genoa 2-0. Tra i sorrisi e l’entusiasmo di una piazza che, dopo l’annata record in cadetteria, non voleva smettere di sognare.
Il recupero di domani tra Torino e Lazio rischia di suonare come un tremendo risveglio.