La notizia della mancata partecipazione di Jannik Sinner agli Internazionali BNL d’Italia è stato un brutto colpo per tutti gli italiani appassionati di tennis, soprattutto perché le ultime dichiarazioni dell’altoatesino riguardo l’infortunio non hanno rassicurato i tifosi nemmeno sul fatto che possa rientrare in campo per il Roland Garros, secondo slam dell’anno. A proposito del ritiro di Sinner e del suo infortunio, come di quelli dei suoi colleghi, ha parlato Adriano Panatta durante l’ultima puntata della Domenica Sportiva, programma andato in onda su Rai 2.
- Panatta non sorpreso dalla scelta di Sinner
- Il pensiero di Panatta su Sinner al Roland Garros
- La programmazione dei top player
- I motivi dietro gli infortuni
Panatta non sorpreso dalla scelta di Sinner
Un ritiro, quello di Sinner, che – vedendo le sue condizioni a Montecarlo e Madrid – non ha sorpreso più di tanto e soprattutto non ha sorpreso Panatta, il quale però ammette di essere dispiaciuto come tutti: “Dispiace a tutti che Sinner non partecipi agli Internazionali perché è lo sportivo del momento, mai nella storia dello sport italiano tanta comunicazione è stata data a un singolo atleta che se lo merita. È una brutta notizia, ma me l’aspettavo perché era evidente che non stesse bene anche prima che si ritirasse a Madrid che non stava bene prima. Ne ero sicuro già nei primi turni, dove ha avuto problemi a battere giocatori che normalmente non lo mettono in difficoltà”.
Il pensiero di Panatta su Sinner al Roland Garros
A parlare della possibilità di scendere in campo al French Open aveva parlato lo stesso Sinner in conferenza stampa e a proposito ha detto la sua anche colui che il Roland Garros lo vinse nel 1976: “Ha un team molto sveglio e molto preparato. Avranno fatto le loro valutazioni. Se non avesse preso parte a Madrid avrebbe avuto più possibilità non tanto di giocare a Roma, ma al Roland Garros, che mi preoccupa. Adesso lui deve stare 15 giorni fermo e poi giocare un torneo che si gioca 3 su 5 sulla terra con 128 giocatori, in 2 settimane o sei al massimo o non devi andare a giocare. Deve scendere in campo solo se pensa di essere al top per due ragioni: la prima è che se ha qualche dubbio ancora sulla condizione fisica rischia di infortunarsi in maniera ancora più grave; la seconda è che se non è al massimo della forma può uscire tranquillamente contro 4-5 giocatori. Lui al top probabilmente è il più forte al momento”.
La programmazione dei top player
Panatta è tornato anche sul calendario dei top player, uno dei motivi principali di tanti infortuni: “Bisogna capire che i migliori giocatori devono modificare la loro programmazione perché non reggono queste sollecitazione fisiche dovute a questi ritmi. Lo facevamo anche noi, disputavamo circa gli stessi tornei che fanno loro oggi. Ma ora colpiscono molto più forte e hanno difficoltà a restare più in forma perché poi la paura di infortunarsi è un tarlo che ti entra in testa. Spero Sinner possa scendere in campo al Roland Garros, ma se non si sente bene è meglio che pensi a Wimbledon e Olimpiadi”.
I motivi dietro gli infortuni
Panatta poi individua altre ragioni dei possibili infortuni che hanno devastato i tabelloni principali di Madrid e degli Internazionali d’Italia: “Questi ragazzi, ovvero Jannik, Alcaraz, Medvedev, Lehecka si fanno male perché colpiscono fortissimo. Queste racchette ti permettono di dare una velocità incredibile alla palla, come Alcaraz che ha problemi al braccio. Per quanto riguarda Sinner e altri che subiscono infortuni in altre parti, bisogna pensare che ormai si gioca al 70-80% su campi duri. Sono terreni che non ti permettono di mantenere una corsa più morbida ed è normale che si subiscano infortuni”.