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Inter, altro passo verso lo scudetto. Ma scatta la protesta della Curva Nord: "La misura è colma"

L'Inter batte un ottimo Genoa nel posticipo della 27a giornata e vola a +15 sulla Juve. Inzaghi: "Record di punti? No, contano i titoli". Ecco i motivi della protesta della Nord

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Altro passo importante verso lo scudetto da parte dell’Inter che batte con un pizzico di sofferenza un ottimo Genoa nel posticipo che chiude la 27a giornata di Serie A. I nerazzurri volano a +15 sulla Juventus: la seconda stella è ormai sempre più vicino. Nonostante il clima di festa, c’è da registrare la protesta dei tifosi della Curva Nord: “Adesso la misura è colma”.

Inter-Genoa 2-1, vittoria con sofferenza: l’analisi di Inzaghi

“Le ultime partita vinte tutte per 4-0 portano un po’ lontano dalla realtà”. Esordisce così Simone Inzaghi ai microfoni di Dazn dopo la sofferta vittoria con il Genoa. “Dobbiamo rimanere concentrati e lavorare tanto: abbiamo due mesi e mezzo davanti a noi molto impegnativi. Se mi interessa il record di punti? Per me contano i titoli, i trofei e stare bene in una società. Abbiamo vinto una Supercoppa, ci siamo qualificati al Mondiale per club e ora abbiamo un campionato e una champions da disputare”. Su Asllani: “Sta raccogliendo i frutti del suo lavoro: ha giocato tre partite una meglio dell’altra. Anche Sanchez e Arnautovic in questo filotto del 2024 sono stati fondamentali. Si sono calati perfettamente nella parte”.

Genoa, orgoglio Gilardino, il giudizio su Retegui e il rigore

Dopo aver imposto il pareggio all’Inter nel match d’andata, il Genoa ha creato non pochi grattacapi ai nerazzurri anche nella gara di ritorno a San Siro. “Ci siamo fatti trovare impreparati sul primo gol, dispiace per gli episodi, ma abbiamo giocato un secondo tempo di personalità e coraggio, inserendo quattro attaccanti per provare a riprenderla – ha commentato Alberto Gilardino ai microfoni di Dazn -. Retegui? Ha margini di miglioramento importanti. Sì, può diventare l’attaccante della nazionale”.

L’allenatore del grifone ha parlato anche del discusso rigore assegnato all’Inter: “Dal vivo non sembrava rigore, osservando poi le immagini se ne ha abbastanza la sicurezza. Sono istanti, l’arbitro è stato richiamato dal VAR e quando succede evidentemente ci sono situazioni da valutare. In questo caso hanno concesso il penalty, diciamo che è parecchio dubbio. Normale che dispiaccia perché gli episodi condizionano le gare”.

Inter, scatta la protesta della Curva Nord: cosa è successo

Curva Nord vuota a San Siro per circa 30 minuti, nonostante l’importanza della posta in palio col Genoa. La protesta della tifoseria organizzata dell’Inter ha un motivo ben preciso ed è da ricercare nel divieto di coreografie e megafoni fino a giugno imposto dalla Questura. In una nota su Instagram la Nord ha fatto sapere che “adesso la misura è colma, oggi niente tifo: la Curva resta al baretto. Ci siamo assunti responsabilità che non avevamo e abbiamo atteso in modo composto un segnale di riapertura al nostro diritto al tifo ma dopo l’ennesima chiusura adesso basta non accetteremo più questa assurda e cieca repressione figlia di un’inutile prova di forza di chi certi diritti dovrebbe garantirli”.

Niente coreografie in Curva: perché è stato imposto il divieto

Il divieto di introdurre allo stadio tamburi, bandiere e megafoni fino al termine della stagione è scaturito dopo quanto successo in occasione del derby d’Italia tra Inter e Juventus andato in scena lo scorso 5 febbraio. In seguito agli incidenti che si sono registrati nel post partita sono stati comminati 50 Daspo, con la Questura che ha deciso di adottare la linea dura.

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