La prossima settimana, quando l’Inter sarà impegnata nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League con il Porto, il presidente nerazzurro Steven Zhang affronterà un’altra partita ancor più delicata. Lo farà in tribunale, nella prima udienza del processo che lo accusa del mancato pagamento di un debito di più di 300 milioni di euro.
- Inter, Zhang in tribunale per un debito di 300 milioni
- Inter, Zhang rischia il carcere a Hong Kong
- Zhang e la causa negli Stati Uniti
Inter, Zhang in tribunale per un debito di 300 milioni
A sfidare il presidente dell’Inter Steven Zhang e tutto il gruppo Suning è la China Construction Bank: l’accusa per il numero uno del club nerazzurro è quella di non aver onorato un debito da più di 300 milioni di euro. I creditori hanno aperto svariate cause, una in Italia, una ad Hong Kong, una negli Stati Uniti: dopo la pandemia di Covid, infatti, Zhang s’è trasferito in pianta stabile tra Milano e gli States.
L’8 marzo si aprirà il processo davanti al giudice del Tribunale di Milano: secondo Tuttosport i legali della banca cinese chiederanno di cancellare la delibera grazie alla quale l’Inter non versa più lo stipendio al presidente Zhang (914mila euro annui secondo i creditori). L’imprenditore infatti risulta non avere beni né immobili in Italia.
Inter, Zhang rischia il carcere a Hong Kong
Il 13 marzo, poi, Zhang sarà chiamato a comparire davanti al tribunale di Hong Kong per fare il punto sui suoi debiti e sui beni in suo possesso su cui si potrebbe rifare la China Construction Bank. Si tratta di un processo molto delicato: secondo Calcio e Finanza, se il giudice accertasse che Zhang ha nascosto dei beni ai creditori, allora potrebbe anche finire in carcere per un periodo non superiore ai 3 mesi. Infine Zhang potrebbe anche essere perseguito per oltraggio al tribunale a causa di false dichiarazioni.
Zhang e la causa negli Stati Uniti
Infine, i creditori di Zhang hanno aperto un terzo fronte giudiziario negli Stati Uniti: per difendersi nei tribunali americani il presidente nerazzurro s’è affidato alla Latham & Watkins, ovvero lo stesso studio legale che nel 2016 si era occupato del trasferimento delle quote dell’Inter da Erick Thohir al gruppo Suning.