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Inter-Benfica, moviola: Il rigore che ha fatto infuriare gli ospiti e la rete annullata

La prova dell’arbitro olandese Makkelie a San Siro in Champions League analizzata ai raggi X, il giudizio dell’esperto di Mediaset Graziano Cesari

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Per l’Inter è un brutto ricordo l’arbitro Makkelie, designato dall’Uefa per dirigere Inter-Benfica: l’arbitro olandese diresse infatti la finale di Europa League ai tempi di Conte contro il Siviglia, terminata per 3-2 a favore degli spagnoli ma Makkelie lo si ricorda per altri sgarbi celebri: i tre gol annullati a Morata in un Juve-Barcellona della stagione 2020-21 e la mancata convalida del gol di Cristiano Ronaldo nel match contro la Serbia (2-2) valido per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar che mandò su tutte le furie il portoghese. Come se l’è cavata ieri a San Siro?

I precedenti dell’arbitro Makkelie con l’Inter

Il 40enne fischietto di Willemstad ha arbitrato quattro volte l’Inter, con un bilancio di due vittorie e altrettante sconfitte. Doppio ko per 3-2 nella stagione 2019-20 nella sfida di Dortmund contro il Borussia e appunto nella finalissima di Europa League contro il Siviglia. Sono più recenti i due successi, arrivati sempre nella fase a gironi di Champions League, nel 2020 e 2021, contro Borussia Moenchengladbach (3-2) e Sheriff Tiraspol (3-1).

Inter-Benfica, Makkelie ha ammonito solo interisti

Assistito dai connazionali Hessel Steegstra e Jan de Vries, con quarto ufficiale Allard Lindhout. Rob Dieperink al Var e lo sloveno Nejc Kajtazovic all’Avar, in Inter-Benfica l’arbitro ha ammonito 3 giocatori, tutti della squadra di Inzaghi: Lautaro Martinez (I), Dumfries (I), Asllani (I). Note: Recupero 2’ pt e 6’ st.

Inter-Benfica, gli episodi da moviola

Questi i principali casi dubbi. Nel primo tempo Barella interviene in scivolata, all’interno della propria area di rigore, per fermare Neres. Il contatto tra il piede del centrocampista italiano, seppur molto leggero, c’è. Il direttore di gara non ravvisa gli estremi per il calcio di rigore facendo infuriare il tecnico portoghese.

La protesta dell’allenatore del Benfica

A fine gara infatti l’allenatore del Benfica, Roger Schmidt, ha detto: “Siamo stati anche sfortunati, c’era un rigore per noi al 100%. Non al 50, al 100%. Non capisco perchè l’arbitro non è andato al Var. Alla fine l’Inter ha comunque meritato di vincere”.

Altro caso da moviola al 62’ sul gol di Thuram. Il check da parte del VAR analizza proprio la posizione dell’olandese al momento del lancio di Barella: tutto regolare. Al 65′ gol di Dimarco, ma Makkelie si fida della bandierina del suo assistente e annulla correttamente la rete: l’esterno dell’Inter è in posizione di fuorigioco sulla giocata di Mkhitaryan.

Al 67’ Lautaro stende Neres che in caduta lo colpisce in con un pestone in pieno volto. L’arbitro rivede l’accaduto al VAR e non prende provvedimenti nei confronti dell’attaccante del Benfica, ammonendo invece l’argentino.

Per Cesari non c’è il rigore per gli ospiti

A fare chiarezza è Graziano Cesari. Su Canale 5 l’ex arbitro internazionale promuove a pieni voti l’arbitro e spiega perché ha visto bene sul rigore non concesso al Benfica: “Non è rigore. Barella nell’intervento è stato perfetto. Perché nell’infilare la gamba sfiora e sposta il pallone, non colpendo l’avversario. Dunque, bravo il centrocampista dell’Inter nell’intervento e bravo l’arbitro in campo a non fischiare. Barella va sulla palla, non c’è altro da dire”.

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