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Inter, Capello incorona Calhanoglu e il centrocampo: "A livello di City e Real". Ma il web si divide

In una intervista Fabio Capello loda il centrocampo dell'Inter e in particolare l'apporto dato da Calhanoglu. E confronta la squadra di Inzaghi con le migliori in Europa, ovvero Manchester City e Real Madrid

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Per Fabio Capello la chiave del successo dell’Inter, se proprio vogliamo restringere il focus su un aspetto particolare della squadra di Inzaghi, è il centrocampo. L’ex tecnico in una intervista ha analizzato i motivi per cui i nerazzurri si sono dimostrati protagonisti costanti di questo girone d’andata, coniugando l’efficacia dei risultati con un gioco convincente.

La solidità in questa prima parte di campionato nei reparti dell’Inter

Se è vero che momentaneamente la Juventus si è riportata in vetta alla classifica di Serie A, è anche vero che l’Inter è pressoché appaiata in una lotta gomito a gomito con i bianconeri nella corsa scudetto. Poi certo, a costo di cadere nelle trita banalità il campionato è lungo, ma se da una parte la squadra di Allegri si porta a casa il risultato al netto di un gioco definito da Ancelotti in una recente intervista televisiva non esattamente entusiasmante ma “pragmatico”, Inzaghi raccoglie consensi un po’ più unanimi.

Merito anche di reparti solidi, in particolare il centrocampo. La linea formata da giocatori come Barella, Frattesi, Mkhitaryan e Calhanoglu garantisce assist e gol in maniera pressoché costante, dando prova di dimostrazioni di forza come quella contro i campioni d’Italia uscenti nello scorso turno, ovvero il Napoli.

Capello: “La forza dell’Inter è la mediana. Tutti aiutano con i gol e gli assist”

Capello, in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha voluto sottolineare questo dato:

“La grande forza dell’Inter è la mediana, dove c’è il giusto mix di qualità, interdizione, visione di gioco, inserimento. Calhanoglu è un gran direttore d’orchestra, Barella e Mkhitaryan hanno intelligenza tattica e qualità.

E poi come prima alternativa c’è un certo Frattesi che a me piace tantissimo e che ogni volta che gioca lascia il segno. Tutti sanno fare gol o servire assist, tutti sanno aiutare la squadra nelle due fasi. L’Inter a livello dinamico e di qualità è stata costruita benissimo in mezzo, e poi giocare a cinque aiuta. Grazie agli esterni si è sempre in uno in più, sia in fase offensiva sia in quella difensiva. C’è sempre una soluzione in più per tutti”.

“Calhanoglu un punto di riferimento che non ha eguali in Italia”

Ma c’è un centrocampista in particolare che l’ex tecnico elogia, e parliamo del regista Calhanoglu:

“Nessuno in Italia ha un punto di riferimento come lui.

Inoltre pochissime squadre al mondo hanno le mezzali così brave ad attaccare lo spazio, a supportare le punte inserendosi in area o arrivando a rimorchio al limite. E che sanno garantire equilibrio alla squadra e protezione alla difesa”.

Il confronto con il Manchester City e il Real Madrid

Nel confronto con le squadre di alto livello in Europa, Capello ha poi riconosciuto il fatto che il Manchester City è “ancora un gradino sopra”, parlando di rose al completo.

Ma il già centrocampista ha sottolineato il fatto che i Citizens oggi giocano senza l’apporto di Kevin De Bruyne, da diversi mesi costretto a fermarsi per un brutto infortunio (si parla comunque di una convocazione per il fischio d’inizio del Mondiale per Club in partenza tra pochi giorni). “Manca un genio, un giocatore di enorme qualità”, ha affermato Capello, sostenendo come Foden non rappresenti l’alternativa che risolve la situazione.

Però il vero insostituibile per me resta Rodriha proseguito l’ex allenatore oggi opinionista – : gioca sempre facile, imposta, copre, si inserisce. E quando manca lui, Pep spesso perde… […] I giocatori forti al City non mancano, ma come Rodri e De Bruyne non ce ne sono molti al mondo”.

Nella sua disamina sui migliori centrocampo Capello cita anche una squadra da lui già allenata, ovvero il Real Madrid, sottolineando “l’eccellenza” della coppia “Valverde-Kroos“, da lui ritenuta “straordinaria per come sa integrarsi”:

“Valverde è dinamico e pericolosissimo quando calcia da fuori. È veloce, sa inserirsi e ha visione di gioco. Kroos è il coordinatore di tutto, il suo lavoro è ancora fondamentale. Poi Tchouaméni, Camavinga… E Ancelotti può lasciare fuori Modric e inserirlo a gara in corsa. E poi c’è Bellingham“.

Ecco quindi che l’analisi di Capello torna al punto di partenza, ovvero l’Inter, che a suo dire è “un gradino sotto il City ed il Real”:

“Ma si può dire senza paura che il centrocampo di Inzaghi vale i migliori del mondo”.

Il web commenta le parole di Capello: “Non si può paragonare il centrocampo dell’Inter a quello del City e del Real”

Questa intervista ha suscitato qualche commento social, spaccando le opinioni. Un utente ad esempio dà ragione a Capello, ma fino ad un certo punto: “L’Inter è una bellissima squadra , e il suo centrocampo è tra i più solidi in circolazione, ma paragonarlo a quello del City e del Real è un po’ una bestemmia. Solo Barella è al livello delle super top, ma anche lui non sarebbe comunque un titolare fisso“. E su Calhanoglu un commentatore scrive: “Chalanoglu il più forte al mondo nn si può sentire… Mordric ha 82 anni e ancora fa la differenza nn scherziamo…”.

Un tifoso aggiunge: “Da interista andrebbe dimostrata questa qualità contro una big europea. A Istanbul il centrocampo ha giocato sottotono”. Altri confutano: “Sicuramente e la squadra più forte e completa della serie A di quest’anno, ma non si può paragonare al Real o al City...”. E un commentatore punge sarcastico: “In effetti Kroos e Modric hanno vinto poco in questi anni… Bellingham é solo 10 categorie sopra chiunque. Valverde é peggio di Barella. Poi ci sono pure Camavinga, Touchmaeni, Ceballos… No ma meglio l’Inter, giusto Capello”.

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