Ci sono voluti i tempi supplementari all’Inter e ad Antonio Conte per ottenere il successo e il passaggio di turno ai quarti di Coppa Italia.
Alla fine, grazie al solito Lukaku la spuntano i nerazzurri che così sfideranno al prossimo turno cugini rossoneri del Milan. Al termine del match il tecnico del club di Milano, Antonio Conte ha parlato, ai microfoni di Rai Sport del match di oggi: “Sicuramente è una qualificazione meritata, che poteva anche arrivare al 90′ perché abbiamo avuto occasioni importanti, ma va bene così. I ragazzi sono stati bravi, hanno giocato con buon ritmo, buona organizzazione. Sono soddisfatto, così come son contento per quei calciatori come Kolarov hanno avuto il covid e non giocava da tanto dall’inizio, ma anche Ranocchia. A testimonianza che sono ragazzi seri che hanno a cuore l’Inter, sono contento di allenarli”.
È un Conte quindi contento e che porta a casa una preziosa vittoria dopo il pareggio in campionato contro la Roma.
Sono arrivate così risposte positive che il tecnico spera possano essere usate anche in campionato. Inutile negarlo ora la testa è al big match di domenica, alle ore 20.45 contro la Juventus di Pirlo.
Proprio in vista della gara, anche per creare un clima disteso e di fiducia, non mancano gli elogi ai suoi ragazzi e a tutta la squadra che ha vinto, come sottolinea otto gare consecutive nelle ultimi dieci turni di campionato.
“Spesso e volentieri si rischia di bruciare le energie nervose, perché tante volte non basta mai quello che fai. era importante per noi qualificarci, questa è energia allo stato puro. Ci aspetta una partita con degli stimoli, capiremo quanto avremo ridotto il gap sul campo dopo un anno e mezzo di lavoro. Ora recuperiamo e poi penseremo a preparare la partita nel migliore dei modi”.
Non manca poi anche una risposta a una precisa domanda su Eriksen che non rienstra nei piani del tecnico ma per le assenze può essere utilizzato: “Christian è un ragazzo positivo, si è allenato tutta la settimana e l’ho provato in un ruolo dove non siamo coperti. Avevo provato Barella che però non è un regista, è più un assaltatore. Cerchiamo di coinvolgerlo in tutto e per tutto, poi ovviamente devo fare delle scelte. Spero che questa partita possa servire anche a lui a credere di più in se stesso”.