È ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per la finale di Champions League tra Inter e PSG. Cresce l’attesa per l’appuntamento più prestigioso della stagione, in programma sabato 31 maggio a Monaco di Baviera. Oggi, al Training Centre di Appiano Gentile, si è svolto il Media Open Day dedicato all’evento. Dopo le dichiarazioni di Marotta e Inzaghi, spazio agli interventi di Matteo Darmian e Marcus Thuram.
- Thuram: "Gara ancora più speciale per me"
- L'attaccante: "Questa finale è un'altra storia rispetto a quella di due anni fa"
- Darmian: "Voglio godermi questa finale fino in fondo"
Thuram: “Gara ancora più speciale per me”
Subito dopo Inzaghi, ha preso la parola Marcus Thuram. L’attaccante francese ha parlato con il sorriso, ma anche con la consapevolezza di chi si appresta a vivere un appuntamento storico: “È una partita speciale, perché è una finale di Champions League. Ma per me ha un sapore ancora più particolare: affronteremo il PSG, la squadra della città in cui sono cresciuto. Vincerla sarebbe un sogno”. Reduce dalla delusione scudetto, Thuram ha voltato subito pagina: “Dopo Como ero triste, più che arrabbiato. Ma ormai è alle spalle. In famiglia… beh, speriamo che questa volta sia io a spiegare a papà come si vince una Champions”.
Impossibile non parlare del suo compagno di reparto, Lautaro Martinez: “Giocare con uno come lui è facile per chiunque. È un leader vero, il nostro capitano. È un piacere condividere il campo con lui. Ma lo stesso vale per gli altri attaccanti: Taremi, Arnautovic, Correa. Siamo un gruppo unito, ognuno dà il proprio contributo”. L’attaccante ha poi commentato il calo di rendimento registrato nella seconda metà di stagione: “È vero, i miei numeri non sono stati quelli dell’inizio. Ma ciò che conta davvero è che l’Inter vinca. Ora siamo in finale di Champions e abbiamo 90 minuti, o magari di più, per portare a casa un trofeo importantissimo”.
Sul confronto tra le emozioni del Mondiale e questa Champions: “Il Mondiale è una corsa veloce, tutto accade in poche settimane. In Champions è diverso: il percorso è lungo, più duro, fatto di andata e ritorno, pieno di tappe da superare. Ora ci manca l’ultimo step, e dobbiamo farlo al massimo”. Quanto agli stimoli per una finale così: “Credo che serva un mix. Devi prendere energia da ciò che è successo in campionato, ma senza farti schiacciare. Dimenticare del tutto no, ma non possiamo pensare ancora alla partita con la Lazio. Sabato serviranno leggerezza e concentrazione”.
L’attaccante: “Questa finale è un’altra storia rispetto a quella di due anni fa”
Proseguendo nel suo intervento, Thuram ha parlato anche di Arnautovic: “Marko ha un ruolo molto chiaro: aiuta tutti. Quando un compagno è giù, è il primo a tirarlo su. Anche in campo ci ha dato una mano concreta. Per me è come un fratello maggiore. Ha già vestito questa maglia, ha vinto il Triplete. È un punto di riferimento”.
L’attaccante ha risposto anche sulle condizioni del gruppo, sia fisiche che mentali, a pochi giorni dalla finale di Champions League: “Lo scudetto è alle spalle, facciamo i complimenti al Napoli. Ora il pensiero è rivolto esclusivamente alla finale. Il PSG? Per me non è una sorpresa. Li conosco bene, è un grande club, con ottimi giocatori e una filosofia chiara e precisa”. Su Donnarumma: “È un portiere incredibile, uno dei migliori al mondo. Ha cominciato giovanissimo al Milan e da allora è rimasto sempre ad altissimo livello. Non ho ancora chiesto consigli ai miei compagni italiani, ma forse lo farò nei prossimi giorni”.
Poi un momento più personale, sul rapporto con il padre, Lilian Thuram: “Se parliamo prima delle grandi partite? No…mi parla tutti i giorni! (ride, ndr). È un padre molto presente, mi dà consigli spesso, non solo prima delle partite importanti”. Infine, una riflessione sulla finale di Istanbul 2023 e su quanto quell’esperienza possa pesare o meno sabato: “Non la vedo come una rivincita. È un’altra storia, una nuova sfida, due anni dopo. Dobbiamo affrontarla con la testa libera, come si fa in ogni finale. Niente pressioni inutili e niente paragoni col passato: questa è una nuova occasione, da vivere fino in fondo”.
Darmian: “Voglio godermi questa finale fino in fondo”
Tra i protagonisti in conferenza stampa anche Matteo Darmian, pronto a vivere da veterano la finale di Champions League. L’esterno ha trasmesso equilibrio e consapevolezza, sottolineando l’importanza dell’approccio mentale alla sfida contro il PSG: “Ci aspetta una gara importantissima, che dovremo affrontare con attenzione, la giusta tensione e anche un pizzico di spensieratezza, che non guasta mai in queste partite. La prepareremo al meglio. Il PSG è una squadra completa, forte in ogni reparto: in partite del genere sono i dettagli a fare la differenza”.
Un pensiero anche per il compagno Zalewski, arrivato a gennaio: “Un ottimo giocatore, si è integrato subito benissimo nel gruppo. Ha grande duttilità e può ricoprire più ruoli: ci sta dando una grossa mano”. Darmian, che nel 2023 aveva già assaporato le emozioni della finale, non ha nascosto l’emozione: “Quando indossi una maglia come quella dell’Inter, l’obiettivo è sempre quello di puntare ai trofei. In questi anni abbiamo costruito un percorso importante, di crescita collettiva. Abbiamo raggiunto questa finale con pieno merito, e per quanto mi riguarda, potrebbe essere l’ultima occasione a questi livelli. Voglio godermela fino in fondo”.
Su Hakimi, suo ex compagno ora avversario, parole di grande affetto: “Abbiamo un bellissimo ricordo di lui, per ciò che ha dato all’Inter e per quello scudetto vinto insieme. È un grande calciatore e una splendida persona, lo sta dimostrando anche al PSG. Sabato speriamo che non sia lui a festeggiare, ma gli auguro il meglio per il futuro”. Grande stima anche per Simone Inzaghi: “Il mister è un grande allenatore, ma anche una grande persona. In questi anni ha costruito qualcosa di davvero solido, non solo dal punto di vista tattico. Il legame che si è creato tra lui, la squadra e lo staff è speciale. Questo fa la differenza”.
Infine, uno sguardo al passato per trarre forza: “La finale di due anni fa, nonostante la sconfitta, ci ha lasciato tanto. È stata un’esperienza che ci ha fatto crescere e che oggi ci consente di affrontare questa nuova sfida con maggiore maturità e consapevolezza. Ora siamo a un passo da un sogno e vogliamo realizzarlo”.