I fatti di Inter-Juventus stanno lasciando degli strascichi sul club nerazzurro, che potrebbero essere l’ennesima riprova di un clima forse non così disteso nel club. La spia di una situazione sul filo della tensione lo sta dando il silenzio di Beppe Marotta dopo la sconfitta della squadra, mentre il tecnico Simone Inzaghi pare sempre più isolato.
- Il silenzio dei vertici nerazzurri dopo Inter-Juve
- È sceso il gelo tra dirigenza Inter ed Inzaghi?
- I tifosi sul web criticano Marotta e Zhang
- Biasin propone una spiegazione sul silenzio di Marotta
Il silenzio dei vertici nerazzurri dopo Inter-Juve
Il casus belli è sempre quello ovviamente, ovvero il discusso gol della vittoria juventina a San Siro, con la rete di Kostic nata da un’azione stradibattuta di Rabiot, su cui si è adombrato il sospetto di un tocco con il braccio della palla. Al di là dei vari pareri in merito, come dicevamo ad aver colpito i tifosi è stato il fatto che se Inzaghi già subito dopo il fischio finale non aveva mancato di esprimere dubbi, critiche ed amarezza in merito, dai vertici e da in particolare l’amministratore delegato non è arrivato alcun commento, di nessun genere.
È sceso il gelo tra dirigenza Inter ed Inzaghi?
C’è da dire che Marotta non è che sia uno abituato ad esternare spesso: le ultime dichiarazioni riguardo la squadra risalgono al passaggio del turno in Champions, e prima ancora allo scorso fine febbraio, dopo la sconfitta contro il Bologna. Per l’occasione l’ad aveva rilasciato una lunga intervista a Sky, in cui aveva chiesto urbi et orbi ad allenatore e squadra “più concentrazione e motivazione” per non fallire l’obiettivo Champions per il prossimo anno, e rimproverando inoltre una certa discontinuità di risultati in campionato. E ancora: “Inzaghi è bravo a capire quali sono i giocatori migliori da impiegare in ogni momento. Spetta a lui decidere il turnover. Dobbiamo eliminare le performance negative negli appuntamenti alla nostra portata”.
La fiducia al tecnico era stata quindi ufficialmente rinnovata, ma in realtà si avverte una certa scollatura tra Inzaghi (che rischia seriamente se non centrerà l’obiettivo Champions per la prossima stagione) e i vertici. E l’impressione che traspare anche dalla vox populi dei social è che l’allenatore sia lasciato solo dalla dirigenza, soprattutto negli istanti delicati dopo Inter-Juventus.
I tifosi sul web criticano Marotta e Zhang
Nella serata di ieri un commentatore su Twitter tuonava: “Dunque Marotta nn ha ancora detto nulla alle 23.23… Non mette il suo bel faccione come ad Oporto!”. E ancora, un altro utente annota: “La società non è intervenuta per prendere posizione dopo Inter-Juve e il silenzio stona con il post partita di Porto, quando sia Marotta che Zhang presero parola. Le voci su un presunto gelo tra Inzaghi e Marotta sono vive”.
Alcuni tifosi, già sul piede di guerra con i vertici da tempo, non si trattengono. “Marotta, che si è presentato davanti alle telecamere sorridente dopo il passaggio del turno di Champions, ieri sera si è ‘dimenticato’ di parlare quando avrebbe dovuto chiedere rispetto per questa società. La misura è colma”, “Proprietà e dirigenza presenti solo quando si vince (facile così) e allenatore lasciato ancora una volta a parlare da solo, di qualcosa di cui un certo Marotta dovrebbe parlare. Sicuri sicuri che debba essere Inzaghi il primo a lasciare?”. Una tifosa evoca scenari apocalittici: “È proprio in queste situazioni che comprendi perché uno come Marotta all’Inter non doveva metter piede. Oramai il danno è fatto. Quel che è accaduto ieri è un circo. Semplicemente un circo. Perfetta rappresentazione di un calcio marcio che deve crollare una volta per tutte”.
Biasin propone una spiegazione sul silenzio di Marotta
Intervenuto a Radio Sportiva, il giornalista e tifoso dell’Inter Fabrizio Biasin ha però offerto una spiegazione sul perché Marotta e i vertici non si siano presentati ai microfoni né abbiano proferito parola: “Intervento mancato della dirigenza ieri? Credo ci siano ragioni extra. Probabilmente Marotta ieri non poteva farlo, ma è una mia sensazione: se avesse potuto l’avrebbe fatto”.