Alla vigilia del derby contro il Milan, che si disputerà domani allo Stadio Giuseppe Meazza alle 18, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha presentato la partita nella consueta conferenza stampa di rito.
Inter-Milan: il derby inizio di un periodo impegnativo per i nerazzurri
Inzaghi, analizzando il match con i rossoneri, parte dai successivi impegni dell’Inter, a cominciare dai quarti di finale di Coppa Italia contro la Roma, dalla sfida di Serie A col Napoli e da quella di Champions League contro il Liverpool.
“Ci attende un periodo molto stimolante, visto che affronteremo tante squadre di qualità Domani giocheremo un derby certamente molto sentito e i ragazzi ne sono consapevoli. Sono molto concentrati, ma allo stesso tempo spero che la loro mente sia libera e che siano consapevoli della forza che abbiamo sia a livello individuale che a livello di squadra. Milan fuori dalla lotta scudetto se perde? Penso di no, mancano ancora quindici partite. Abbiamo visto cosa è successo nella gara di andata, quando li affrontammo avendo sette punti in meno. Abbiamo pareggiato quella gara, ma poi siamo stati bravi nel mese e mezzo seguente a recuperare il gap. E’ una partita molto importante e sappiamo cosa rappresenta per le due tifoserie, ma con quarantacinque punti ancora disponibili c’è ancora tanto da giocare”.
“All’andata loro erano in un ottimo momento, poi hanno avuto una leggera flessione e tanti problemi legati a infortuni. Conosco molto bene Pioli, è molto preparato e sa dare una grandissima organizzazione alle sue squadre. Ultimamente il Milan ha fatto ottime partite, poi ha avuto qualche difficoltà come noi a giocare sul campo di San Siro. Vedremo domani, dicono che sia stato rizollato. Sappiamo qual è il percorso che abbiamo iniziato questa estate con i ragazzi, la società e i tifosi. Inizialmente c’erano grandi incognite, ma poi siamo stati bravi a fare andare le cose nel giusto modo. Questo deve stimolarci a non abbassare la guardia, anzi dobbiamo essere ancora più responsabili nel corso dei tre mesi che mancano da qui alla fine”.
Inter-Milan, Inzaghi: “Non c’è una favorita e i sudamericani stanno bene”
Inzaghi non crede che ci sia una squadra favorita e oltretutto, giocando l’Inter “in casa”, non avrà il supporto totale dello stadio poiché la capienza è fissata al 50%.
“Di derby ne ho giocati tanti a Roma, anche tra squadre con classifiche molto diverse e di favoriti non ce ne sono mai. La cosa vale ancor di più per questo derby, visto che si affronteranno due squadre molto forti e organizzate. Gli episodi faranno la differenza e dovremo essere bravi noi a fare andare le cose nel modo giusto. Anche le motivazioni potranno fare la differenza. Dobbiamo attenerci a ciò che dicono, poi è normale che avrei voluto un derby con settantamila persone. Sarebbe stato giusto per ciò che stanno facendo le due squadre. Speriamo che si possa sistemare tutto in breve tempo”.
Poi si passa a quali potrebbe essere la formazione nerazzurra, restando il dubbio sui sudamericani appena tornati dai match di qualificazioni mondiali.
“Valuterò le condizioni di tutti nell’ultimo allenamento. Lautaro ha già fatto lavoro parziale insieme a Caicedo, mentre Sanchez mi ha assicurato che sta bene. Al nostro appello mancheranno solo Correa e Gosens. La sosta è stata importante, abbiamo lavorato tanto abbastanza bene. Mi sarebbe piaciuto lavorare fin dal primo giorno con Lautaro, Sanchez e Vecino, ma rispetto alle altre volte è stata una sosta diversa. I rigoristi? Valuteremo prima di tutto le condizioni generali, perché manca ancora un allenamento. Abbiamo una lista di rigoristi che tutti conosciamo e se capiterà vedremo. Lautaro è il nostro rigorista principe, poi abbiamo Calhanoglu, Perisic e Sanchez. Sono in tanti quelli che possono calciare un rigore”.
Mercato Inter, Inzaghi: “Abbiamo fatto due ottimi acquisti”
Infine, Inzaghi analizza la sessione di calciomercato invernale appena conclusa sia per quanto fatto dall’Inter sia dalle sue avversarie dirette.
“Abbiamo ottimi dirigenti e un presidente che è sempre con noi. La società si è fatta trovare pronta e ha preso due giocatori che secondo me ci possono aiutare da qui alla fine. Per Gosens ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma è un ottimo acquisto, Caicedo invece l’ho allenato negli ultimi tre anni e si è venuta a creare la possibilità di prenderlo. Sono contento. Adesso è ancora tutto aperto e, oltre al Milan, considero molto forti anche Napoli, Atalanta e Juventus. In estate la Juve era la mia favorita, negli ultimi due mesi ha fatto benissimo e ha chiuso un grande mercato di riparazione. Per me fino alla Juventus tutti hanno delle possibilità con quarantacinque punti a disposizione”.
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