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Inter-Lazio 1-1, Lautaro: "Rinnovo? Dobbiamo trovare un accordo. Cosa c'era nelle lacrime dopo il derby"

Tra presente e futuro, i nerazzurri si godono la festa Scudetto e il risultato positivo acciuffato nel finale grazie al gol di Dumfries. Beffati Tudor e la Lazio.

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Al termine dei 90 minuti andati in scena a San Siro, in occasione della 37esima giornata del campionato di Serie A, i protagonisti di Inter-Lazio hanno analizzato ai microfoni di DAZN l’1-1 maturato nel giorno della premiazione per il 20° Scudetto vinto dalla squadra di Simone Inzaghi. Il gol di Dumfries complica la corsa Champions della formazione di Igor Tudor, vicinissima al colpo esterno con la rete di Kamada.

Lautaro: “Rinnovo? Dobbiamo trovare un accordo”

Il primo a commentare quanto accaduto oggi, e in questa stagione, è stato Lautaro Martinez, capitano dell’Inter di Simone Inzaghi, autentico trascinatore dei neo campioni d’Italia: “Non vedevo l’ora che arrivasse questo giorno, perché è speciale e c’è la mia famiglia qui. Volevamo vincere, contro una squadra in lotta per la Champions, ma abbiamo fatto una buona gara. Va bene così, ora ci godiamo la festa. Abbiamo lavorato tanto, con i compagni e con tutto lo staff, meritando questo Scudetto. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto, perché abbiamo fatto davvero un’ottima stagione. Le lacrime dopo il derby Scudetto? Rimane tanto nel cuore, perché in quella partita c’era il rammarico di essere stati eliminati dalla Coppa Italia e dalla Champions League, più la sconfitta nella finale di Champions dello scorso anno. Non è mai facile vincere e arrivare davanti a tutti”.

La querelle societaria che ha caratterizzato la settimana nerazzurra non scuote più di tanto il centravanti argentino, che attende anche il prolungamento del suo contratto: “Sono loro a dover gestire questa cosa, noi ci concentriamo sul campo e su quello che dobbiamo fare. Teniamo lontani queste parole e ci godiamo questo giorno, questa festa, con tutti i nostri tifosi. Rallentamento per il rinnovo? Sicuramente ha influito quanto successo in questi giorni, ma sicuramente in settimana, prima della fine, dobbiamo cercare di trovare un accordo”.

Inzaghi: “Zhang? Lo ringrazio, i tifosi dell’Inter stiano tranquilli”

Nel post partita di Inter-Lazio, Simone Inzaghi non può che godersi il primo tricolore da allenatore, senza pensare più di tanto al risultato maturato nella serata odierna: “Ci godiamo questo spettacolo, con questo pubblico meraviglioso, che ha meritato questo Scudetto. La salita è stata bellissima: è dal 22 aprile che festeggiamo. C’hanno fatto una festa incredibile. Dopo il Torino, milioni di interisti, è stato bellissimo ed emozionante. È stata una cosa unica. Io avevo vinto lo Scudetto da calciatore, sono passati 24 anni e ora l’ho vinto da allenatore, è sempre una grandissima soddisfazione”.

Cosa consiglierebbe Simone Inzaghi ad un allenatore in rampa di lancio, per arrivare ad un traguardo così: “Non è semplice. Bisogna sempre avere la fortuna di andare a lavorare in società serie, società sane. Io ho lavorato prima alla Lazio e poi all’Inter, ho avuto questa fortuna. Ci tengo a tranquillizzare i tifosi dell’Inter sul futuro della società. Ero con Marotta, Baccin e Ausilio anche ieri. Non posso che ringraziare Stevan Zhang, che in questi anni è sempre stato un ottimo presidente, sempre pronto a supportarmi e a sopportarmi. Posso solo dire grazie all’organizzazione che ho trovato qui all’Inter”.

Anche Inzaghi ha staccato un po’ la spina dall’aritmetico successo dell’Inter: “Dal 22 aprile ho un po’ mollato, godendomi le feste che ci hanno dedicato questi splendidi tifosi. Ho dedicato più tempo alla famiglia, ai miei figli, ai miei genitori, che mi sono sempre vicini e sono qui anche oggi a godersi e condividere questo momento. Non è sempre facile lasciar fuori le problematiche del lavoro, ma ho una moglie che mi sopporta e mi permette di vivere meglio certi momenti. Il soprannome Demone? Ormai ci siamo abituati, ma al di là del soprannome, è incredibile il rapporto che si è creato con questi tifosi. C’è stima reciproca e il rapporto si è consolidato col tempo e con le vittorie”.

Tudor: “Prendiamo questo punto con orgoglio”

In conferenza stampa, Igor Tudor ha analizzato la prestazione della sua Lazio, non nascondendo orgoglio e soddisfazione: “Oggi non c’è niente di perso, ma solo tanto di guadagnato. Faccio i complimenti ai ragazzi che hanno fatto una grande gara. C’è un po’ di rammarico per non aver chiuso la gara ma venire qui e giocare contro questa squadra che gioca uno dei calci migliori d’Europa è tanta roba. I ragazzi l’hanno preparata bene e interpretata alla grande: prendiamo questo punto con orgoglio”.

Non è passata inosservata la prestazione di Rovella, leader tecnico in mediana: “I commenti individuali per me non sono coretti. I giocatori che ho vanno elogiati, Rovella oggi ha fatto bene perché non era facile considerando anche che ha giocato poco in questo ultimo periodo. Per giocare contro questa Inter devi pedalare e quando hai la palla devi essere lucido. Lui ha questa bravura, ma deve e può crescere sotto tutti i punti di vista. Stiamo lavorando molto anche in palestra in questi due mesi, poi vedremo. Sono i giocatori a decidere dove vogliono arrivare, se uno è forte è forte”.

Sul duello con la Roma, Tudor ha precisato: “La rivalità è bella mi piace, ma ci sono 38 giornate: così si fanno le classifiche. I derby sono belli a livello mentale, di peso specifico, ma non di punti perché sono uguali. Io accetto questa cosa, ma non dovevo capire niente. Lo sapevo anche prima di arrivare qui”.

Casale: “Buona partita, contro l’Inter non è mai facile”

Al termine dei 90 minuti, protagonista in mixed zone anche Nicolò Casale, che ha guidato la retroguardia della Lazio nella giornata odierna: “Abbiamo fatto una buona partita. Giocare contro l’Inter a San Siro non è mai facile, abbiamo fatto ciò che ci ha chiesto il mister in settimana. Abbiamo avuto l’occasione su contropiede per chiudere la partita e non l’abbiamo fatto. Poi abbiamo preso gol su punizione, è un peccato perché ci avevamo lavorato tanto in settimana. Il lavoro parte da davanti, se c’è una grande pressione per noi è più facile. Quando ci manca questo è molto più difficile. Oggi però sotto questo aspetto abbiamo fatto una grande partita”.

Il difensore ha poi aggiunto: “Ora vogliamo finire al meglio con i tre punti contro il Sassuolo. Mi dispiace che la mia stagione finisca qui, mi servirà sicuramente a crescere. Pensavo di uscirne meglio, ma è andata così. Mi sono preso tutte le bastonate, le prendo come consigli per il futuro e le userò per rientrare in carreggiata la prossima stagione. Tudor? Da quando è arrivato non credo che ci siano state partite dove potevamo meritare di più. Il pareggio a Monza dispiace, ma non meritavamo la vittoria. Bisogna analizzare sempre tutto e poi ci sono le altre squadre. Da quando è arrivato lui abbiamo fatto una bella scalata. Ci eravamo prefissati l’obiettivo di arrivare in Champions League, ma guardiamo anche il lato positivo. In poco tempo siamo riusciti a stravolgere il nostro modo di giocare, e non è poco. Da fuori non si vede, ma ci sono tante dinamiche. Il percorso è positivo”.

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