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Inter, lettera Zhang ed ex Juve portavoce Oaktree scatenano il web: gli scenari

Cosa sta accadendo nell'universo nerazzurro? Il fondo statunitense potrebbe rilevare immediatamente il club sfilandolo dalle mani di Suning

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Che cosa sta accadendo all’Inter? Tra i tifosi serpeggia preoccupazione, sentimento giustificato dalle parole del presidente Steven Zhang e del direttore generale Giuseppe Marotta che hanno messo in discussione il futuro immediato del club. Lo scontro tra la proprietà nerazzurra e il fondo statunitense Oaktree è da ieri di dominio pubblico e chissà che tra non molto tempo non possa evolvere in una battaglia legale. Intanto c’è un’intricata massa da sbrogliare ma cerchiamo di capire come ci si è arrivati.

L’accordo con Oaktree del 2021

Maggio 2021, c’è ancora il Covid tra gli argomenti principali dell’opinione pubblica. L’Inter però deve pensare a risolvere i suoi problemi finanziari e lo fa in collaborazione con Oaktree: il fondo statunitense accorda un prestito da 275 milioni al 12% di interesse annuo a Grand Tower, cassaforte lussemburghese attraverso cui Suning controlla il club. Tra le clausole impostate ce n’è una che prevede un indennizzo da riconoscere al fondo in caso di cessione del club. Cessione, come ben sappiamo, mai avvenuta nonostante ci siano state richieste.

Affare saltato con Pimco: ecco perché

Zhang ha provato a raggirare il debito attraverso un accordo con Pimco che avrebbe concesso un prestito da 430 milioni, dei quali 375 sarebbero finiti nelle casse di Oaktree. E qui qualcosa è andato storto con due correnti di pensiero a riguardo. La prima è che Oaktree abbia bloccato, come da contratto, la possibilità di un nuovo prestito che inciderebbe negativamente sulla futura valutazione del club. La seconda è che il fondo statunitense vorrebbe riscuotere immediatamente quanto dovuto.

Lo juventino “infiltrato” in Oaktree

Adesso bisogna capire come andrà a finire la questione. Non è da escludere che si riesca ad ottenere una proroga sebbene Oaktree in questo momento non appaia molto collaborativo ma anzi stia ragionando su come rilevare il club. Beffa delle beffe per il mondo nerazzurro è che il portavoce del fondo sia uno juventino doc, come Claudio Albanese ex braccio destro di Andrea Agnelli e per 13 anni in bianconero. L’eventuale ingresso sarebbe comunque soft, con la conferma dell’attuale dirigenza ma ha già scatenato la rabbia dei fan nerazzurri.

Le reazioni social del tifo nerazzurro

Tra il tifo nerazzurro c’è un po’ di preoccupazione legato al futuro imminente del club. Fermo restando che non ci sono particolari rischi, c’è già chi ragiona sul possibile avvento di Oaktree. “Se comanderà Oaktree, metterà un tetto agli ingaggi come han fatto al Milan e ciaone contrattone di Lautaro” scrive un utente. Ma c’è anche chi lo vede come un salto avanti: “Con Oaktree alla peggio navighi a metà classifica per un po’ (e non è detto) ma non fallisci. Con Zhang vinci due scudetti adesso ma poi nel 2027 non si sa come ne esci“.

Anche altri nutrono le stesse perplessità su Suning: “Non si poteva andare avanti senza soldi, bisogna essere realistici“. La chiosa di un altro utente è nell’impossibilità che la dirigenza nerazzurra non sapesse e fosse stata invece colta di sorpresa: “Nel cda dell’Inter ci sono due signori di Oaktree. Immagino e spero che Marotta ci abbia già parlato e si sia fatto rassicurare e che quelle dichiarazioni siano solo di facciata per tenersi buono Zhang fino al 21 maggio“.

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