L’etichetta di simulatore se la porta dietro da tempo e nel mirino dei tifosi avversari è entrato da parecchio: Nicolò Barella non viene considerato l’esempio dei calciatori più sportivi, per usare un eufemismo ma i suoi comportamenti nella gara col Genoa avevano scatenato un vero e proprio putiferio.
- Barella è un simulatore seriale per il presidente Zangrillo
- Inter, Barella chiede scusa dopo la vittoria col Bologna
- I tifosi non accettano le scuse di Barella dopo la simulazione
- Alcuni tifosi credono che le scuse di Barella siano invece sincere
Barella è un simulatore seriale per il presidente Zangrillo
L’accusa diretta era arrivata dal presidente del Genoa Zangrillo. Parlando a “Un giorno da pecora” il n.1 del club rossoblù, dopo il ko con l’Inter, aveva detto: “Gli arbitri fanno un mestiere delicato, ma non sono aiutati, sono tratti in inganno come ieri da calciatori che che piroettano come pagliacci e fingono traumi inesistenti. E poi vedi che chi mima un trauma cranico ha preso una pedata nel c… figlia di un normale scontro di gioco. E non parlo solo di Barella, sono cose che capitano ogni domenica”.
Inter, Barella chiede scusa dopo la vittoria col Bologna
Dopo una settimana passata ad incassare critiche e insulti, lo stesso Barella ha voluto chiarire tutto dopo la gara vinta ieri sera a Bologna dicendo: “Dopo la partita col Genoa tutti mi hanno additato come simulatore per il rigore: il mio intento non era simulare ma ho sbagliato nella reazione e chiedo scusa per quel momento. A volte in campo hai tanta voglia di vincere e fai ciò che non bisogna fare. Tutto qui, chiedo scusa”.
I tifosi non accettano le scuse di Barella dopo la simulazione
Scuse rimandate però al mittente da tanti tifosi sul web: “Si doveva alzare e andare a chiedere di revocare il rigore le scuse post non servono a Nulla !!! Il silenzio sarebbe stato più opportuno. E ancora c’è chi non accetta le scuse di Barella: “Il “coming out” di Barella è una paraculata senza valore in cui stanno cascando tutti: chiede scusa solo per l’episodio vs il Genoa, diventato virale e impossibile da giustificare. Il ragazzo simula da anni, ci sono episodi al limite del ridicolo tipo il volo dalla terza corda stile wrestling vs l’Empoli. Avesse chiesto scusa per 3 anni di simulazioni lo avrei apprezzato. Così no.”
Protestano anche i tifosi del Milan: “Se un giocatore del Milan (dopo una settimana a risultato acquisito) avesse ammesso una simulazione, ora sui giornali ci sarebbe un processo e se ne chiederebbe minimo la radiazione. Lo fa Barella e diventa un esempio di onestà e rettitudine. Ingiocabili”. C’è poi chi ironizza sulla capriola di Barella: “Voglio chiedere scusa a tutti, non volevo simulare, stavo solo imitando Yury Chechi”. E infine: “Ho ascoltato le scuse e mi sembrano la perfetta continuazione della sceneggiata. Si scusa, si, ma spiega che quello che ha fatto ha origine nel voler vincere (il fine giustifica i mezzi – vincere è l’unica cosa che conta). Non mi sembra così in linea con i principi di uno sport.”
Alcuni tifosi credono che le scuse di Barella siano invece sincere
L’altra campana crede che le scuse di Barella siano un’ammissione di colpa, cosa rara nel mondo del calcio: “Quel che ha fatto non è cosa da poco se potrà servire da esempio e suggerire una riflessione ai tanti suoi colleghi, di ogni squadra, che specie nel nostro campionato sono inclini a comportamenti poco sportivi. Le scuse, sincere come lo sono state quelle di Barella, cancellano tutto. Grazie a nome di tutti quelli che amano il calcio.”
E ancora: “L’attacco a Barella messo in atto dai più resta ingiustificato, soprattutto alla luce dei tanti casi in cui la sceneggiata passa in cavalleria. Barella è stato massacrato, gli altri non meriterebbero un medesimo trattamento?”. Infine c’è chi crede nelle scuse: “E’ stato un bel gesto, con l’augurio che non sia più così drammaticamente teatrale (e lo dico da interista). Leggo però molti che non hanno nemmeno l’onestà intellettuale di riconoscere la sportività della cosa. Che occasione sprecata di godersi il calcio!”