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Inter-Milan, i confronti: dove può decidersi il derby scudetto

La crescita di Sandro Tonali e i margini di miglioramento di Rafael Leao contro l'efficacia dell'attacco nerazzurro: tutti i testa a testa della partita che può decidere la stagione.

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Dopo l’inedita sosta di fine gennaio, introdotta dalla Lega in concomitanza con il doppio impegno di qualificazione verso Qatar 2022 delle nazionali sudamericane, il campionato di Serie A 2021-2022 riprenderà con la 24° giornata il cui match più atteso si giocherà sabato 5 febbraio alle ore 18, quando Inter e Milan saranno di fronte per il derby di ritorno appena tre mesi dopo quello di andata del 12 novembre.

Derby scudetto, l’Inter cerca la fuga

Rispetto a poco meno di 100 giorni fa i rapporti di forza in città e in classifica si sono ribaltati, con l’Inter protagonista di un’esaltante rimonta di 11 punti coronata già prima di Natale dalla conquista del titolo d’inverno e che ha visto i campioni d’Italia di Simone Inzaghi incrementare il proprio vantaggio sui cugini anche nelle prime partite del nuovo anno.

In un derby è sempre difficile individuare una favorita, anche se oltre allo stato di forma anche la storia recente dei precedenti spingerebbe a dire Inter, che ha vinto 84 derby complessivamente in campionato contro i 75 del Milan e si è imposta 33 volte contro 24 nelle partite “casalinghe” in Serie A. I nerazzurri inoltre hanno vinto sei degli ultimi nove derby di Serie A giocati in casa.

Attacchi a confronto, Lautaro surclassa Leao

Il campo, però, è spesso un’altra cosa. A rendere particolarmente interessante il confronto sarà anche una serie di testa a testa in varie zone del campo che potrebbero rivelarsi decisivi ai fini dell’esito dell’incontro e che esprimono al meglio i rispettivi stati di forma.

Si prenda l’attacco e il rendimento delle coppie titolare, quella consolidata dell’Inter formata da Edin Dzeko e Lautaro Martinez e quella del Milan che, pur giocando con un modulo differente, ha in Zlatan Ibrahimovic il fulcro insostituibile del reparto e in Rafael Leao l’elemento in grado di spaccare la partita a gara in corso o dall’inizio. Eppure, numeri alla mano, l’efficienza della coppia nerazzurra non ha eguali.

Dzeko e Martinez guardano tutti dall’alto a livello di tiri complessivi, con il Toro a quota 59 e il bosniaco a 50, rispetto al duo rossonero che si ferma ai 52 di Leao ea gli appena 47 di Ibrahimovic, al qual però Pioli chiede anche compiti di regia del reparto che finiscono per allontanarlo dalla porta e anche per condizionarne l’efficacia al tiro come testimoniato dalla percentuale realizzativa, pari al 17% dello svedese contro il 18,6% di Martinez e al 18% di Dzeko.

nsomma, l’Inter tira di più ed è anche più precisa e letale nel concretizzare le occasioni create. Tasto dolente per i rossoneri riguarda la percentuale realizzativa di Leao, pari appena all’11,5% sui 52 tiri tentati, a conferma di come il portoghese debba diventare più concreto sottoporta per fare il definitivo salto di qualità.

Milan, l’efficacia di Maignan, la crescita di Tonali e il confronto con Brozovic

Dove il Milan riequilibra almeno in parte il gap con i cugini è nel confronto tra i portieri e i reparti di centrocampo. Se infatti Mike Maignan conta tre clean sheets in meno e 16 parate in meno rispetto a Samir Handanovic, la differenza si spiega con i due mesi di assenza del francese per l’infortunio al polso, mentre la percentuale di parate è simile. Quanto al centrocampo, infine, sorprende come i dati del duo dei leader del reparto nerazzurro, Nicolò Barella e Marcelo Brozovic, siano sostanzialmente identici a quello di Sandro Tonali, fulcro del centrocampo del Milan in un girone d’andata che ha visto Fracnk Kessié e Ismael Bennacer ben sotto ai propri standard.

Tonali vanta lo stesso numero di dribbling di Brozovic (21) e appena tre occasioni da gol create in meno, ma rispetto al croato è entrato di più nelle azioni da rete della propria squadra, con due gol e un assist, mentre il regista dell’Inter non ha ancora trovato la via della rete. Ormai punto fermo anche tra i convocati di Mancini, Tonali è pronto a prendere per mano la mediana del Milan in una partita che i rossoneri non potranno fallire per restare in corsa per lo scudetto.

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