“Quarto Grado” – nella puntata in onda venerdì 11 gennaio su Retequattro – ha mandato in onda un filmato inedito sugli scontri tra ultras prima della partita Inter-Napoli, del 26 dicembre scorso.
Nel video si vede il momento in cui Daniele Belardinelli, privo di sensi, viene portato via dai compagni e caricato su una macchina. L’automobile raggiungerà poi il pronto soccorso dell’Ospedale San Carlo, di Milano, dove il giovane morirà qualche ora dopo.
L’identità della vittima di San Siro era stata comunicata lo scorso 27 dicembre dal questore di Milano, Marcello Cardona. “Ci sono stati scontri a 2 chilometri dallo stadio, la Digos sta accertando la dinamica. Situazione tragica e inaccettabile. Abbiamo svolto delle indagini da subito e questa notte abbiamo fatto delle perquisizioni. Abbiamo arrestato due soggetti italiani, ultras dell’Inter. Ne stiamo cercando un altro perché dalle immagini al momento ne abbiamo individuati tre”, aveva spiegato Cardona.
Il Questore aveva immediatamente chiesto la chiusura della curva dell’Inter fino al 31 marzo e il divieto di trasferta ai tifosi nerazzurri fino al termine del campionato. Il Giudice sportivo aveva poi stabilito che due partite si giocassero a porte chiuse, ma la Figc ha accolto una richiesta dell’Inter, che occuperà il primo anello dello stadio con bambini e ragazzi delle scuole calcio.
Belardinelli, 35 anni, era un ultrà dell’Inter originario di Varese. “Voci dicono che l’auto sia uscita fuori strada, altri dicono che sia stato investito di proposito. Noi non le ascoltiamo, ma vogliamo sapere cosa sia successo. Chi era alla guida si costituisca, lo faccia per noi e per l’uomo che ha ucciso, mio figlio. Non aspetti che la Polizia lo trovi, perché tanto lo troveranno, sono sicuro. Abbiamo estrema fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, sappiamo che troveranno il responsabile”, aveva dichiarato all’Ansa suo padre, Vincenzo Belardinelli.
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