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Inter, Oaktree come Zhang: l'ordine a Marotta è di risparmiare, ecco come

La sfida sarà mantenere l’equilibrio tra i costi e le ambizioni sportive, una direzione in cui la dirigenza nerazzurra ha già dimostrato competenza

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Come fare a rispettare il salary-cap in Europa e prossimamente anche in Serie A? Con 734 milioni di debiti, la proprietà dell’Inter rappresentata dal fondo statunitense Oaktree, ha tracciato una chiara linea guida: ridurre il monte ingaggi, che attualmente ammonta a 143 milioni lordi (86,5 netti). La sostenibilità economica è diventata una priorità per il club, che punta a gestire i costi in modo più efficiente senza compromettere la competitività sul campo. Già a partire dalla prossima stagione, l’obiettivo di Marotta sarà abbassare progressivamente la spesa per gli stipendi, un cambiamento chiave per il futuro nerazzurro. Le strategie del presidente e DS dell’Inter.

Inter e il modello Bisseck: giovane da ingaggio contenuto

Yann Bisseck incarna il prototipo del nuovo corso dell’Inter: giovane, di prospettiva, con un ingaggio contenuto ma capace di aumentare il suo valore sul campo. Il difensore tedesco, che ha appena rinnovato fino al 2029, è uno degli stipendi più bassi della rosa (1.5 Mln di euro annui), ma sta conquistando spazio nelle gerarchie di Simone Inzaghi.

Questo approccio, che unisce talento emergente e costi contenuti, è destinato a essere replicato sempre più frequentemente: ecco come.

Inter, Marotta cambia strategia: una gestione razionale

Oaktree ha scelto di non rivoluzionare il management, affidandosi ancora a figure di esperienza come Beppe Marotta e Piero Ausilio. Negli ultimi anni, la dirigenza ha bilanciato la competitività sportiva con un’attenta gestione economica, evitando cessioni dolorose nell’ultimo mercato e rinnovando giocatori chiave come Lautaro Martinez e Nicolò Barella.

Tuttavia, per rendere il club sostenibile nel lungo termine, sarà necessaria una revisione della politica salariale: l’analisi del monte ingaggi e le nuove strategie.

Inter, confronto con le rivali di Serie A per il monte ingaggi

Il monte ingaggi dell’Inter è nettamente superiore a quello delle principali avversarie in Serie A: Napoli (83 milioni), Juventus (108,4) e Milan (104,2).

Per colmare questo divario, il club sta orientando il mercato verso operazioni a basso costo: l’acquisto di giovani come Josep Martinez e Tomas Palacios per una spesa complessiva di 20 milioni ne è un esempio lampante.

La strategia di Marotta per i nuovi acquisti

Un altro pilastro della strategia è l’acquisto di giocatori a parametro zero, come dimostrano gli arrivi di Calhanoglu, Mkhitaryan, Thuram, Zielinski e Taremi. Questo consente di annullare le spese sui cartellini, concentrandosi su stipendi ‘sostenibili’.

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