Avete presente “Je so’ pazzo” di Pino Daniele? Bene, sostituite il testo con le parole create dallo YouTuber “Guitaronion” ed avrete l’ultimo omaggio a Nico Paz, il talento del Como che ha stregato tutta la serie A e non solo: “Nico Paz, Nico Paz, ti salta con una magia… c’ha le chiavi della regia. Nico Paz, Nico Paz, è arrivato da Madrid… porterà il Como in Champions League…. C’ha la stoffa del campione, guarda come nasconde il pallone… Salta l’uomo, dribbla, crossa… mette l’assist per Cutrone… E l’intero Sinigaglia tutto in piedi ad osannare… Nico Paz… Nico Paz… e non si vuole fermare”.
- L'Inter ha messo gli occhi su Nico Paz
- La cena con Ausilio
- La carriera di Nico Paz
- L'idolo di Paz è Messi, il modello è Dybala
- Il feeling con Fabregas
L’Inter ha messo gli occhi su Nico Paz
A gennaio non lascerà Como, dove finora ha stupito tutti con 2 gol, 3 assist e giocate da fuoriclasse fatto e finito, ma a giugno sarà impossibile trattenerlo e tra le big di Premier e il Real Madrid (che l’ha ceduto ma ha il diritto di recompra) si sta facendo sotto anche l’Inter. A restare incantato dal talento del suo giovane connazionale pure Zanetti, che l’ha promosso a pieni voti dopo le numerose e ottime relazioni già stilate nelle scorse settimane dagli osservatori nerazzurri. Il feeling tra Pupi e Nico può giocare un ruolo decisivo nel futuro del fantasista nato a Tenerife, dove papà Pablo si era trasferito nella seconda metà degli anni Novanta per proseguire in Europa la propria carriera. L’ex difensore centrale della Seleccion ha vissuto il Mondiale di Francia ’98 proprio al fianco di Zanetti, col quale è tuttora in ottimi rapporti.
La cena con Ausilio
Nico un mesetto fa ha partecipato all’evento di gala della Fundación P.U.P.I. per una raccolta benefica in favore dei bambini meno fortunati. Un gesto lodevole che si è in qualche modo tramutato anche in un primo possibile flirt di mercato, visto che alla cena era presente pure il responsabile dell’area tecnica interista Piero Ausilio.
La carriera di Nico Paz
Nico, figlio d’arte, è cresciuto nelle giovanili del Tenerife, e poi è stato acquistato nel 2016 dal Real Madrid. E con i Blancos, già a partire dal 2022, ha cominciato a giocare con i Castilla. L’anno dopo ha esordito in prima squadra, a novembre, nell’incontro della fase a gironi di Champions League vinto 3-0 contro il Braga. Poche settimane dopo ha messo dentro il suo primo goal, sempre in Champions League, contro il Napoli. In estate si è legato al Como con un accordo quadriennale valido fino al 30 giugno 2028.
L’idolo di Paz è Messi, il modello è Dybala
Cresciuto con Dybala come modello (si sono scambiati la maglia dopo la partita di domenica scorsa. Pare che sia andato il romanista a cercarlo. Forse lui non avrebbe osato), per Nico Paz com’è intuibile l’idolo è Messi, che ha conosciuto in Nazionale: «È stato incredibile esordire, la miglior cosa che mi sia successa fin qui – ha confessato a Dazn – poter condividere allenamenti, momenti e lo spogliatoio con questo tipo di giocatori e con il miglior giocatore della storia: Messi. Lo avevo già incontrato una volta, quando avevo 17 anni, con la Sub20, in un allenamento con la Nazionale maggiore. Questa era la seconda volta in cui l’ho visto, ma la prima in cui sono stato in spogliatoio insieme a lui. Non gli ho parlato, mi vergogno, divento nervoso quando lo vedo».
Il feeling con Fabregas
Di Fabregas ha invece detto: «La cosa più importante che mi dà è la fiducia nel fare il mio calcio, mi fa stare tranquillo nel fare il mio gioco, muovendomi per il campo. L’idea che ha di giocare con il pallone, di non buttarlo avanti, di cercarmi tra le linee, è qualcosa di importante per me. Mi ricordo molto di lui da giocatore, mi piaceva molto. Aveva tanta qualità, aveva un ultimo passaggio incredibile. Aveva inserimenti, sapeva arrivare in area di rigore e questo è qualcosa da cui devo prendere spunto per migliorare, arrivare di più in area. Quell’ultimo passaggio che aveva è un aspetto che guardo molto. Quest’estate mi ha chiamato, ha parlato con mio padre, con i miei agenti. Mi ricordo la prima volta in cui ci ha scritto, eravamo in vacanza in Grecia e ha scritto a mio papà e lui mi ha fatto leggere. Mi ha detto: “Mi ha scritto Cesc Fabregas” ed è stato speciale per me».