L’Inter torna a giocare un match di domenica alle 15 dopo oltre 4 anni (l’ultima volta il 23 maggio 2021) ma la notizia non è questa. Ma si nasconde in una giornata di discussioni e polemiche per fissare il match con la Roma, tra rinvii e deroghe che ancora una volta non mettono il calcio italiano sotto la migliore luce possibile.
Rinvio o deroga: una giornata di ribaltoni
La Lega Serie A decide di aderire all’indicazione fornita da Coni e dal governo di sospendere gli avvenimenti sportivi in programma nella giornata di sabato quando a Roma si terranno i funerali di Papa Francesco. Il problema principale (ma non l’unico della giornata, ndr) riguarda la gara tra Inter e Roma. I nerazzurri si trovano in mezzo a un calendario davvero terribile visto che domani scendono in campo per la Coppa Italia contro il Milan, e poi dopo la sfida con i capitolini, voleranno in Spagna per la sfida di andata della semifinale di Champions League contro il Barcellona.
Il club nerazzurro chiede una deroga alla decisione di non giocare di sabato, la Lega fa qualche resistenza. La prima richiesta dell’Inter è di rinviare la gara con la Roma prima dell’ultimo turno di campionato, ed è forse la soluzione più problematica di tutte. La Lega quindi si attiva col governo per fare giocare la gara di sabato in modo da dare ai nerazzurri più tempo in vista della sfida europea. Sembra tutto puntare verso sabato sera, poi la decisione definitiva con tanto di comunicato: si gioca lunedì alle 15.
Il passo indietro dell’Inter
Intorno alle 19.30 tutto sembra puntare verso la deroga, la decisione dunque di far giocare il match sabato alle 20.45. Manca solo l’ufficialità della Lega ma l’indiscrezione si indebolisce con il passare dei minuti. E qualche minuto dopo arriva anche la motivazione sulla scelta di giocare la gara di domenica alle 15. A rivelarla è l’Ansa che sostiene che sia stata proprio l’Inter a rinunciare alla deroga in segno di rispetto nei confronti del lutto per la morte di Papa Francesco.
Marotta sotto accusa
Sabato o domenica? Chi trae vantaggio dallo spostamento o meno del match? Sui social è una giornata di accuse, discussioni e rifermenti al passato. I tifosi dell’Inter sembrano uniti nel voler giocare di sabato per salvaguardare la squadra in vista del match col Barcellona. Ma c’è anche chi fa notare che la gara di domenica consente ai nerazzurri un giorno in più di riposo in vista della sfida con la Roma dopo le fatiche in Coppa Italia.
A finire al centro della discussione è come spesso capita Beppe Marotta. Il presidente dell’Inter veste i panni del “grande burattinaio” del calcio italiano ma non si salva neanche dal fuoco amico. Anche dai fan nerazzurri arrivano delle critiche soprattutto per la scelta di rifiutare la deroga che qualcuno considera una sorta di gesto politico del presidente che non ha mai nascosto di pensare a quel tipo di carriera dopo la fine della sua avventura nel calcio.
E a rendere ancora più tumultuose le acque ci pensa Tuttosport. Il quotidiano sportivo che segue da vicino Juventus e Torino e che Marotta lo conosce molto bene, presenta la notizia sull’orario del match tra Inter e Torino con un titolo forte ed eloquente: “Marotta ci prova ma non è più forte dei funerali del Papa”.